In principio era il Mandraccio e il Mandraccio era il Porto.
Una affermazione un pò categorica, lo ammetto, perchè probabilmente in principio, in mancanza di strutture portuali vere e proprie, si ancorava o meglio si "spiaggiava" nel "Seno di Giano" ed allo sbocco del Bisagno e dei vari rivi che si riversavano nella rada di Genova come possiamo vedere dalla mappa idrogeologica tratta da "Forma Genuae" e pubblicata da Mondani nella sua pubblicazione periodica "Genova Antica e Dintorni" .
Come abbiamo visto nella mappa il Mandraccio si prestava bene allo scopo, offrendo un buon ridosso, ma aveva un problemino.... solo due palmi di fondale (50 cm.) e si interrava volentieri grazie all'apporto di materiali che i vari rivi portavano giù dai monti. Di qui la necessità di continui interventi di dragaggio di cui parleremo in un prossimo post.
Il Poleggi ce lo mostra come doveva essere nel XII secolo, con i primi interventi "umani" per migliorare la sicurezza e la capienza del "porto"
Molo sec XII da Una città portuale del Medioevo di Bianchi e E.Poleggi ed. Sagep |
Poi venne il Molo. Oggi "Molo Vecchio" ma allora era il Molo, non solo un riparo dal Libeccio ma anche ormeggio e poi magazzino.
Il Molo venne iniziato nel 1247 utilizzando materiale proveniente dalla "Cava" ( prima cava , poi sepolcreto ed infine Batteria della Cava) ed allungato ed ampliato in varie riprese.
Il Molo in epoca medioevale si presentava pressapoco così.
Molo da Una città portuale del Medioevo di Bianchi e E.Poleggi ed. Sagep-r |
Abbiamo detto "pressapoco" perchè all'epoca, mancando la fotografia, ci si doveva affidare all'estro dei pittori più che alla loro precisione nel rappresentare la realtà delle cose.
Nel 1324 all'estremità del Molo venne eretta una torre-faro chiamata Torre dei Greci (si dice prendesse il nome dalla "colonia" di Greci che abitavano e commerciavano nella zona del Molo).
Qui vediamo il Molo e la Torre dei Greci rappresentati in un disegno del 1493.
1493 la più antica carta a stampa di Genova copia trovasi nella biblioteca universitaria di Genova |
Il Molo venne prolungato a più riprese, seguendo l'aumentare delle esigenze di spazio del porto.
Qui vediamo la Torre dei Greci in una rappresentazione del 1537, con il Molo già prolungato
particolare della Mappa di Antonio Lafrery-roma 1537- copia a stampa 1581 Palazzo Rosso ... |
Nel 1553, sotto la direzione di Galeazzo Alessi, venne costruita la monumentale porta che dal Molo dava accesso alla città: Porta del Molo (oggi chiamata comunemente quanto impropriamente Porta Siberia).
La vediamo in pianta in un disegno del Poleggi
Una città portuale del Medioevo di Bianchi e E.Poleggi ed. Sagep |
Ed in una illustrazione un poco più "tarda" purtroppo non datata.
riprod. da I quartieri di Genova Antica - ed. Tolozzi |
Porta del Molo e calata della Marinetta in un acquarello firmato "Smith" , non datato, appartenente alla Collezione Topografica del Comune di Genova ,che la SAGEP ha datato come "inizi del secolo XIX" nella sua pubblicazione "Porto di Genova storia e attualità".
Da notare che il battello a ruote ormeggiato alla Marinetta è un tantino sbandato sulla dritta col bigo di carico ammainato in coperta tanto da far pensare ad una pausa durante le operazioni di sbarco.
In questo disegno del 1822 di Roberts (British Museum - London) il Molo ci appare da una prospettiva "inusuale" . Lo vediamo già ulteriormente prolungato verso ponente con un faro a due piani con pianta quadrata (ma nel 1820 dovremmo già trovare sulla testata del molo il "nuovo Lanternino" di forma rotonda su base circolare... come la mettiamo??) .
"Porto di Genova storia e attualità" ed. SAGEP |
Altra immagine della Porta del Molo a fine 1800 vista dal Molo.
cartolina ed. Mangini non circolata |
Ma non possiamo parlare del molo senza mostrare la via del Molo
Una via antica, che risale a prima del XIV secolo.
Il Cambiaso ce ne offre un aspetto inconsueto databile alla metà del 1800.
Sulla sinistra vediamo un lavatoio sormontato da una grande edicola (chissà che fine hanno fatto?)
Sullo sfondo si intravede la porta del Molo (costruita nel1533 su progetto dell'Alessi) .
La sagoma che sporge sulla destra è la chiesa di San Marco, costruita nel 1177 dalla famiglia Streggiaporco (poi Salvago), proprio sulla (allora) riva artificiale che delimitava il Mandraccio. (vediamo spuntare il campanile della chiesa)
Aspetti di Genova nelle Vedute di P. D. Cambiaso - di P. D. Patrone & G. L. Blengino. Acquarello a seppia |
Purtroppo non abbiamo la data di spedizione per questa cartolina perchè è stato asportato il francobollo timbrato, che si trovava in alto a sinistra, come talvolta si usava tra la fine 1800 e l'inizio del 1900.
Notiamo il campanile della chiesa di San Marco circa a metà della via.
Cartolina Ed. Dell'Avo circolata ma non abbiamo la data di spedizione |
All'inizio di Via del Molo c'è ancora l'antica cisterna da cui le imbarcazioni si rifornivano di acqua potabile attraverso i "cannoni" (tubi con rubinetto) di cui possiamo notare ancora uno integro sulla facciata a destra dell'edicola
Foto 2013 |
Porta del Molo vista da Via del Molo nel 2013
Foto 2013 |
Porta del molo vista dalla città agli inizi del 1900 presentava una immagine piuttosto trascurata
da: Autorità Portuale di Genova - Archivio Storico - Il Porto visto dai fotografi - a cura di Danilo Cabona e Maria Grazia Gallino - ed. Amilcare Pizzi |
La stessa veduta oggi dopo i restauri.
Foto 2013 |
La stessa Porta vista dal porto agli inizi del 1900:
da: Autorità Portuale di Genova - Archivio Storico - Il Porto visto dai fotografi - a cura di Danilo Cabona e Maria Grazia Gallino - ed. Amilcare Pizzi |
Porta del Molo vista nel 2013
Foto 2013 |
Foto 2013 |
Questa era la fisionomia del porto nel 1855 prima dell'inizio dei lavori di ampliamento a Levante. Il prolungamento del molo Vecchio verso ponente, parallelo al Molo nuovo, data dal1815
Portolano della Liguria di Giuseppe Albini - Ist. Idrografico della Marina |
Mentre già nel 1890 erano a buon punto i lavori di ampliamento come mostra la mappa qui di seguito.
La stessa planimetria si trova in questa cartolina circolata ma che non riusciamo a datare.
Cartolina ed. Modiano Milano - data illegibile su francobollo da 2 cent. |
Qui il Molo Vecchio da un'altro punto di vista, quasi soffocato da un "mare di chiatte".
(In basso a destra Basilica della Nunziata ed edifici del Carmine)
Parte di cartolina doppia ed. Fotocromo Milano - non circolata |
Il Molo in una cartolina spedita nel 1907, che mostra l'ampliamento a Levante, sia del molo stesso che del bacino portuale. Il molo viene ampliato e vengono costruiti nuovi magazzini. A levante viene costruito il Molo Giano con la zona dei cantieri e dei Bacini di Carenaggio.
Cartolina ed. Trenkler Lipsia - sped. 1907 |
Con i nuovi magazzini e l'ampio spazio aperto in radice ed in testata, il Molo Vecchio diventa in quegli anni il principale punto di stoccaggio merci del porto.
L'immagine che segue mostra la radice del Molo Vecchio ed i Magazzini Generali del Porto Franco.
Cartolina ed. Brunner Como - non circolata - |
Ecco il "Lanternino" nel punto terminale del Molo Vecchio.
Era stato costruito intorno al 1820, sulla testata del Molo. E' stato demolito nel 1929 insieme alla parte terminale del molo per consentire il passaggio sicuro ai nuovi più grandi transatlantici (Rex etc.) da e per le stazioni marittime.
Cartolina Ed. Bianchi&Pancaldi - non circolata |
Il Tempo passa, si aggiungono nuovi moli a ponente, via via più moderni ed efficienti. Anche le dimensioni delle navi aumentano e la meccanizzazione del lavoro portuale acquista via via più importanza, richiedendo spazi più ampi e strutture più moderne.
Di conseguenza la Darsena ed i vecchi moli del Porto Antico perdono via via importanza ma il Molo Vecchio resiste, con i suoi magazzini della lana e delle merci varie, come dimostra questa immagine ripresa in tempi "relativamente" moderni (la nave "Andrea Costa" in primo piano data la cartolina tra il 1948 ed il 1958)
Cartolina Ed. Sbarbo - non circolata |
Nel 1961 il molo è stato allargato di 6 metri, sia per aumentarne il pescaggio che per consentire la costruzione di nuove gru di banchina con portata maggiore delle precedenti. Qui vediamo i lavori in corso.
da: Autorità Portuale di Genova - Archivio Storico - Il Porto visto dai fotografi - a cura di Danilo Cabona r Maria Grazia Gallino - ed. Amilcare Pizzi |
Dagli anni 80 il progressivo affermarsi del servizio contenitori mette in secondo piano le strutture portuali tradizionali ed alla fine, come tutto il Porto Antico, anche il Molo Vecchio va in "pensione".
Il resto è storia recente: in occasione delle Colombiadi del 1992 le strutture portuali sono state "riqualificate" in centro ricreativo e commerciale ed oggi possiamo gustare un gelato, pranzare e andare a vedere un film dove una volta fatica e sudore caratterizzavano il duro mestiere dei "camalli".
bellissimo.
RispondiEliminaLA prima immagine di Porta del Molo (Siberia) nel disegno o acquaforte, in basso a destra ci sono una donna ed un uomo che conversano, l'uomo a me sembra un bersagliere, se così fosse si potrebbe datare (più o meno) a che epoca risale (sapendo quando sono stati fondati i bersaglieri) o sbaglio ? Grazie.
RispondiEliminanon saprei, comunque non sembra una uniforme. Cappelli piumati nel 1600-700 li portavano i gentiluonimi e questo non è armato.
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