Anonimo XVI sec. - Palazzo Ducale |
Il Palazzo Ducale visto qui sopra ci appare diverso da come lo conosciamo ed ancora più diverso ci sarebbe sembrato nei secoli precedenti.
Nel 1291 i capitani del Popolo acquistarono gli edifici che si affacciavano sulle odierne salita dell'Arcivescovado e via Tommaso Reggio nonché l'adiacente palazzo di Alberto Fieschi, dotato di una torre in seguito detta "Grimaldina", già utilizzato come sede dai capitani del Popolo a partire dal 1272 a causa dell'esilio dell'aristocratico. L'accorpamento portò alla realizzazione del palazzo degli abati, del quale è visibile parte del Loggiato su via Tommaso Reggio.
Ma meglio di noi lo spiega il Poleggi, illustrando i passaggi più salienti con una serie di mappe .
Per chi non avesse tempo e voglia di seguire le dotte spiegazioni del Poleggi, abbiamo preparato un nostro "riassuntino" del quale speriamo perdonerete eventuali omissioni ed inesattezze.
Il palazzo, che con la nomina nel 1339 del primo Doge aveva assunto il nome di "ducale", subì una serie di trasformazioni a partire dalla seconda metà del XIV. L'edificio venne ingrandito con l'aggiunta di nuovi corpi di fabbrica a est, a formare una sorta di "C" intorno all'odierna piazza Matteotti, e a nord, fino a occupare uno spazio corrispondente all'attuale corpo centrale. Gli interventi voluti dall'Adorno non variarono l'accesso principale del palazzo, che continuò a essere mantenuto su via Tommaso Reggio. (quindi a quell'epoca il palazzo assunse grossomodo la configurazione attuale).
Una nuova importante trasformazione ebbe luogo verso la metà del XV secolo con la costruzione della cosiddetta "cortina" un corpo di fabbrica destinato a ospitare la guarnigione che collegava le ali a est e a ovest di piazza Matteotti, di fatto trasformando la piazza in un cortile fortificato e rendendo il palazzo una sorta di cittadella del potere isolata dal resto della città.
Non si conosce con esattezza la data di realizzazione della cortina, ma la nomina nel 1470 di un "capitano della porta di palazzo" fa pensare che a quel tempo la sua costruzione fosse terminata. Con la realizzazione della nuova ala infatti venne chiuso l'accesso da via Tommaso Reggio e il nuovo ingresso venne posto al centro della nuova costruzione.
Qui vediamo la Cortina in un disegno di Domenico Cambiaso
tratto da: "Strade Ritrovate" - pubblicazione a cura della Regione Liguria |
1777- Pietro e Gaetano Cantoni- rilievo del Corpo di Guardia del Palazzo Ducale - particolare - china color seppia su carta vergata |
Giusto per dare una idea pubblichiamo la pianta del palazzo nel 1729 (piano terra + piano nobile)
1729- pianta redatta dal cap.no ing.re Tallone |
Da notare che via S.Lorenzo non esisteva ancora e dal Ducale al mare (la Ripa) si andava per vicoli: via T.Reggio o Canneto il Lungo. (questo per circa tre secoli, con pochi mutamenti).
La mappa del 1766 di Giacomo Brusco ci sembra una buona base per capire dove siamo e contestualizzare edifici e viabilità dell'epoca.
Vediamo S. Domenico (12) e strada Giulia; la cattedrale di S.Lorenzo (40) e la chiesa del Gesù (53).
La piazza ora si chiama "piazza Nuova" ed è stata creata nel 1527 demolendo il "Carrubeus Ferrariorum" che ospitava botteghe di fabbri e calderai, spostate sotto i nuovi edifici porticati creati appositamente. La piazza prese il nome di "Piazza Nuova di Ferreria" per poi restare come "Piazza Nuova" anche in seguito, per i successivi tre secoli, quando ormai le attività artigianali di "ferreria" avevano abbandonato il sito.
Pianta di Giacomo Brusco 1766 - dalla raccolta del Giolfi - Palazzo Rosso - ufficio Belle Arti |
Questa mappa del 1846 ci mostra il Ducale ancora con la cortina (aperta al centro?) ma qualcosa è cambiato: è stata aperta via San Lorenzo, con il nome di Strada Carlo Alberto (già, sono arrivati i Savoia.....)
Carta Topografica della Città di Genova - ed. Grondona 1846 - di proprietà degli autori |
Già, sono arrivati i Savoia, ed il Ducale ha ormai perso le sue funzioni di Palazzo del Governo della Repubblica. La "cortina" non serve più .... e verrà demolita negli anni 1840 dando così più respiro alla piazza (divenuta piazza Umberto I) che si allarga fino alla scalinata d'ingresso, proprio come la vediamo adesso ed in questa cartolina spedita nel 1907.
cartolina , editore Dellepiane - spedita 1907 |
Continuiamo con una immagine "Pasquale" di cui non siamo riusciti ad interpretare la data del timbro postale. (Data l'affrancatura da 2 cent. dovrebbe risalire agli ultimi anni del 1800)
cartolina - editore Testa - data illeggibile |
Di Piazza Nuova, abbiamo recentemente "acquisito" una interessante immagine pubblicata su FB da Pietro Cassani che la data 1880
Dell'inizio del 1900 è invece questa immagine con il carosello dei tram davanti al Palazzo Ducale in piazza De Ferrari. La facciata fu ridipinta nel 1938 nel corso dei restauri su altre parti del palazzo a cura di Orlando Grosso.
Foto pubblicata su FB da Gianna Levati |
Questa cartolina di Taraldi-Milano, non circolata ci mostra il palazzo Ducale dall'aereo. Non siamo in grado di datarla con esattezza, possiamo solo dire che è stata scattata tra le due guerre.
cartolina edita da Taraldi.Mi- non circolata |
Anche il Palazzo Ducale fu bombardato durante la seconda guerra mondiale
Rivista Comunale gennaio 1943 |
Riparato nel Dopoguerra, il palazzo venne completamente restaurato in occasione delle Celebrazioni Colombiane del 1992.
Questo, anche se non datato, è piuttosto recente.
foto dal web |
Le statue di Andrea e Gianni Andrea Doria erano state poste all'entrata del Palazzo Ducale su Piazza Nuova. Nel 1797, durante i moti che portarono alla proclamazione della Repubblica "Popolare", vennero fatte a pezzi. Le parti che erano state salvate alla distruzione sono state restaurate nel 2010 e ricollocate sul primo pianerottolo dello scalone del Palazzo.
Nella stampa di Berlendis Giuseppe, che segue, vediamo le statue sui piedistalli in una "ricostruzione virtuale"
Berlendis Giuseppe-1828-facciata PalazzoDucale "con statue" |
Cinzia Vassallo ci ha informato che, intorno al 1999/2000 in occasione della mostra El Siglo
de los Genoveses furono collocate all'esterno di palazzo Ducale in
piazza Matteotti sui basamenti originali (ne curai la cerimonia) due
copie perfette delle statue di Andrea Doria
e di Giovanni Andrea Doria, realizzate dallo scultore Lorenzo
Garaventa, che però scomparve prima di completare l'ultima statua. che
venne ultimata dalla sua allieva Luisa Caprile.
Le
statue in gesso sono nel deposito di via Fillak ed un vero peccato
perchè sono di altissima qualità. Le forme in vetroresina che ne vennero
ricavate pare siano state date alla Villa del Principe.
Al momento non possediamo foto delle copie ma solo quelle degli originali mutilati
Al momento non possediamo foto delle copie ma solo quelle degli originali mutilati
foto degli autori |
foto degli autori |
Risalendo lo scalone sulla destra troviamo il vecchio stemma della Repubblica ed i grifoni con le code alzate.
foto degli autori |
Aggiungiamo, a titolo di curiosità, alcune informazioni :
Il palazzo Ducale era provvisto di viveri e munizioni tali da resistere ad un assedio ed aveva grandi riserve di acqua nelle cisterne sotterranee.
Inoltre nei fondi del palazzo erano conservate le riserve di olio della intera città
Foto di Elio Berneri |
Il Palazzo ha ospitato, dal 1935 al 1997, il barchile di piazza Ponticello, prima che lo stesso fosse spostato nella attuale posizione in Campetto.
E con queste ultime immagini pensiamo di essere arrivati in fondo alla nostra storia a completamento della quale segnaliamo questo filmato su YOUTUBE: https://l.facebook.com/l.php?u=https%3A%2F%2Fwww.youtube.com%2Fwatch%3Fv%3D3N4uBiPS_Cc& .
oppure: https://youtube.com/watch?v=3N4uBiPS_Cc&fbclid=IwAR1IeQ3Q89d7eavviT9szq-evZzd1ertXnsYpqBmCPVg_uUXLCsNeRAaB2k
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