Siamo lieti di ospitare su questa pagina il recente lavoro di Fulvio Majocco: "BATTERIE OTTOCENTESCHE RICHELIEU NORD E SUD"
Foto (aprile-giugno 2018) e disegni dell'autore.
BATTERIE
OTTOCENTESCHE RICHELIEU NORD E SUD
di Fulvio Majocco
di Fulvio Majocco
Foto (aprile-giugno 2018) e disegni dell'autore.
Le due batterie di artiglieria, denominate Nord e Sud o Settentrionale e Meridionale, furono
realizzate a fine ottocento come opere a rinforzo di Forte Richelieu e basate, a mio giudizio, sul
presupposto che un attacco da levante di forze ostili avrebbe potuto provenire, in analogia con
quanto accaduto nei precedenti assedi di Genova 1746-1747 e 1800, dal Monte Fasce o dalla valle
dello Sturla con sbarchi di forze dal mare sul litorale. Il pericolo era rappresentato in quel
particolare momento storico dalla Francia, infatti non va dimenticato che l'Italia nel periodo
umbertino era molto vicina agli imperi centrali con i quali stringerà un'alleanza militare. A Genova
furono realizzate numerose batterie per il controllo del mare al largo e in tutta la Liguria rafforzate
le fortificazioni esistenti o costruite altre ex novo per il controllo dei passi montani (tra le più vicine
a Genova: Forte Geremia e la batteria Bric Aresci), onde evitare che le forze ostili dal litorale
procedessero verso l'interno. La mia ricostruzione è un'ipotesi fondata sull'osservazione (e
misurazione) di ciò che rimane delle strutture ottocentesche dopo le modifiche, gli stravolgimenti, e
il riutilizzo nel secondo conflitto mondiale delle strutture da parte della Milizia come batterie della
contraerea. Purtroppo come afferma Stefano Finauri nel suo libro “Forti di Genova” (Edizioni
Servizi Editoriali, Genova, 2007) a pag. 142 :”L'incertezza riguardo al numero delle bocche da
fuoco ottocentesche, è data dal fatto che negli archivi sono stati ritrovati solo i disegni risalenti alla
sistemazione contraerea del 1942. In più le strutture sono gravemente degradate, le riservette
ottocentesche vengono utilizzate per il ricovero degli animali (ora non più, n.d.r.) la superficie è in
parte occupata da alcuni prefabbricati che ospitano impianti radioelettrici, mentre le postazioni
dell'ultima guerra sono molto deteriorate.” Le opere sono tuttavia tutelate da un vincolo della
Sopraintendenza con decreto Mibact dell'8 novembre 2013 del quale allego la relazione storico-artistica:
Batteria
Richelieu Nord
(Immagine tratta da
GoogleMap) Una vista d'insieme del complesso della batteria ottocentesca che
mostra anche le modificazioni e le opere aggiunte nel corso dell'ultima guerra.
mostra anche le modificazioni e le opere aggiunte nel corso dell'ultima guerra.
Le strutture ottocentesche meglio conservate, riconoscibili
per le finiture con mattoni in costa, sono
quelle della piazzola più vicina a Forte Richelieu (nella foto sopra riportata indicata con la lettera
A), e sulla base di questa struttura sono state effettuate le misurazioni per determinare quante
avrebbero potuto essere in origine le piazzole della batteria.
quelle della piazzola più vicina a Forte Richelieu (nella foto sopra riportata indicata con la lettera
A), e sulla base di questa struttura sono state effettuate le misurazioni per determinare quante
avrebbero potuto essere in origine le piazzole della batteria.
Sulla base delle misure della piazzola A e della
disposizione delle riservette interrate la mia ipotesi è che le piazzole in
totale fossero tre. Se l'armamento, come afferma Finauri nel libro citato a
pag.141, era formato da cannoni da 24 GRC (Ret) , un ipotesi di rendering della batteria potrebbe
essere la seguente:
pag.141, era formato da cannoni da 24 GRC (Ret) , un ipotesi di rendering della batteria potrebbe
essere la seguente:
La piazzola A armata con
cannone da 24 GRC(Ret) (per il rendering utilizzata una foto della
Batteria S.Benigno Ovest).
Batteria S.Benigno Ovest).
Uno scavo circolare del
diametro di circa 3,30 m. a lato della piazzola A farebbe ipotizzare la
presenza della cupola cilindrica corazzata del telemetro, simile a quelle installate in altre batterie
genovesi (Angeli, ecc.)
presenza della cupola cilindrica corazzata del telemetro, simile a quelle installate in altre batterie
genovesi (Angeli, ecc.)
Con riferimento alla vista
d'insieme sopra riportata della Batteria, seguono le foto dei particolari di
riferimento delle strutture originali da nord a sud
riferimento delle strutture originali da nord a sud
limitare
Nord delle opere della Batteria
La
riservetta interrata della piazzola più a nord
Al bordo di sinistra della
scala in calcestruzzo si notano i mattoni della struttura originale, qui
iniziava la piazzola posta più a nord
iniziava la piazzola posta più a nord
Circa 15 metri più a sud
si nota nuovamente la bordatura in mattoni che delimitava la piazzola
centrale, a destra coperta dal muro in calcestruzzo di epoca successiva l'ingresso alla riservetta
centrale, a destra coperta dal muro in calcestruzzo di epoca successiva l'ingresso alla riservetta
L'angolo in pietra con
finitura in mattoni, quasi al centro della foto, delimita l'inizio della terza
piazzola più a sud.
piazzola più a sud.
Una vista panoramica della
terza piazzola ( la piazzola A dell'immagine satellitare iniziale), quella a minor
distanza dal Forte.
In conclusione nella mia
ipotesi ecco come doveva apparire la Batteria Nord nella sua
configurazione originale (rielaborazione da immagine GoogleMap).
configurazione originale (rielaborazione da immagine GoogleMap).
BATTERIA RICHELIEU SUD
La mia ipotesi, basata sui rilievi e
misurazioni della Batteria Nord, è che la Sud avesse due piazzole
armate ciascuna con un cannone da 24 GRC (Ret), ambedue orientati verso il Monte Fasce. C'era un
comando batteria (in prossimità del quale probabilmente la cupola del telemetro, dove oggi sono le
antenne), due riservette, una polveriera ricavata nel terrapieno della batteria e l'edificio che ospitava
la guarnigione. Ho numerato le foto e il loro posizionamento è indicato nel disegno sottostante.
Ripeto tutto è basato sull'osservazione dei resti che ho individuato per il tipo di finitura e i materiali
impiegati come appartenenti al periodo di costruzione della batteria fine ottocento.
armate ciascuna con un cannone da 24 GRC (Ret), ambedue orientati verso il Monte Fasce. C'era un
comando batteria (in prossimità del quale probabilmente la cupola del telemetro, dove oggi sono le
antenne), due riservette, una polveriera ricavata nel terrapieno della batteria e l'edificio che ospitava
la guarnigione. Ho numerato le foto e il loro posizionamento è indicato nel disegno sottostante.
Ripeto tutto è basato sull'osservazione dei resti che ho individuato per il tipo di finitura e i materiali
impiegati come appartenenti al periodo di costruzione della batteria fine ottocento.
Una
vista d'insieme della batteria oggi visitabile e non più adibita a ricovero di
animali
La mia ipotesi di
configurazione originale della Batteria Sud, i numeri nel disegno identificano
i
punti di ripresa e forniscono le posizioni di riferimento
delle foto seguenti
Una
delle due piazzole
Interno della prima riservetta
la prima piazzola, in basso al centro il limitare della stessa
Il limitare verso nord
della piazzola
A destra nell'angolo del
muretto del ciglio di fuoco si vede una delle aperture tamponate della
riservetta
riservetta
La seconda riservetta
Interno della seconda riservetta
La seconda piazzola
Il limitare verso nord
della seconda piazzola
L'apertura in parte
ostruita della riservetta nell'angolo nord della piazzola
Probabilmente era il
comando batteria. Si scendono 5 scalini per raggiungere 2 locali voltati a
botte con un corridoio anteriore che dava accesso a un'uscita laterale verso la
vicina piazzola e oggi tamponata. Probabilmente sul tetto in prossimità di
questi locali era sistemata la cupola corazzata del telemetro (dove oggi ci
sono le antenne).
Notare la muratura
originale con la finitura in mattoni, ricoperta successivamente con il cemento
per trasformarlo in una sorta di bunker
per trasformarlo in una sorta di bunker
La volta a botte del primo
locale
Il secondo locale a fianco
del primo. I locali a occhio sono profondi circa 3 m , larghi 2,5 m e alti
altrettanto.
altrettanto.
Particolare della soglia in pietra
La scala in pietra per
scendere nei locali
|
A destra il muro di
contenimento ottocentesco, quella sorta di terrazzino al centro della foto è il
punto da cui si scende con le scale nel comando batteria |
L'interno del locale con
volta a botte alto circa 3 metri, largo altrettanto e profondo 5/6 metri,
contornato da stretta intercapedine con due accessi, uno per parte ai lati dell'ingresso. |
Nessun commento:
Posta un commento