Il Palazzetto Criminale in una veduta aerea da Google Map. Lo vediamo circondato dai "centri del potere ufficiale" cittadino della Genova antica: Arcivescovado, Palazzo Ducale, chiostro dei Canonici, Cattedrale ed anche "fisicamente" collegato ad essi da passaggi "aerei" fra i vari palazzi.
Tornando a livello stradale... siamo in via Tommaso Reggio, tra il Palazzetto e l'Arcivescovado. In fondo, illuminato, il Palazzo Ducale.
Foto di Roberto Crisci - via Tommaso Reggio |
Foto di Roberto Crisci - portone Palazzetto Criminale |
Non staremo a raccontarvi la Storia dell'edificio perché potete leggerla direttamente qui sotto, raccontata da uno storico vero, che certamente ne sa più di noi.
Avevamo visitato il Palazzetto il 19 maggio 2018...si, 2018, e ne parliamo qui solo ora. Ne avevamo accennato nel gruppo omonimo, riservandoci di sviluppare meglio il tema su questa pagina, poi... poi, presi da altri impegni, ce ne eravamo dimenticati.
Ma non è mai troppo tardi... e ne parliamo adesso, riservandoci di aggiornarvi sui progressi dei lavori e studi in corso alla prossima occasione di apertura al pubblico.
Era stato aperto al pubblico nel maggio 2018 dalla direzione dell'Archivio di Stato in occasione della manifestazione dei "Rolli". Visitabile solo parzialmente in quanto lo stavano restaurando, dopo anni di abbandono, allo scopo di restituirlo all'uso da parte dell'Archivio di Stato.
Infatti nel corso della prima visita abbiamo trovato lavori "in corso" quasi dappertutto.
Ci sarebbe piaciuto visitare i sotterranei ma non erano accessibili in quanto ci stavano scavando gli archeologi, perché sono state scoperte antiche tombe ancora da datare. Anche le murature dei sotterranei sono ancora oggetto di studio. Questo è quel poco che avevamo potuto vedere.
primo vano a vista e passaggio ai vani con tombe |
Pezzo di muro antico ancora da datare tramite esami delle malte etc etc. |
Nell'atrio ci accoglieva una reception improvvisata per l'occasione nobilitata dalla presenza della Dott. Annalisa Rossi, allora Direttrice dell'Archivio Storico.
Reception dove abbiamo potuto acquistare le cartoline ricavate da documenti dell'archivio di stato.
Dall'atrio una breve scala sale al cortile interno su cui si affacciano le logge
Foto di Roberto Crisci |
Cortile interno, tagliate facce, impalcature ed altri rebighi |
La torre vista dal cortile |
A sinistra vediamo spuntare la cima della torre in questa foto che riprende i due passaggi sopraelevati che collegano il pallazzetto al Palazzo Ducale ed all'Arcivescovado/Cattedrale |
Cortile interno che raccoglie acqua per la vecchia cisterna situata nei fondi del palazzo (non visitabile)
tombino in pietra della cisterna |
Qui la nostra bravissima "guida". ci nasconde un bel cancello di ferro che a sua volta ci chiude la strada verso un passaggio che conduce ai sotterranei (solo una sbirciatina, dietro una parete, niente foto, ci manca la faccia tosta necessaria
Come avrete letto più sopra, nella relazione del Dott. Santamaria, dal 1817 questo edificio ospitava l'Archivio di Stato, traslocatosi nel Complesso di S.Ignazio nel 1992. Pertanto, quando lo abbiamo visitato, lo abbiamo trovato così come lo avevano lasciato nel 94. Come dei "fantasmi" ci sono apparse le targhe degli uffici che si affacciavano sul cortile:
insieme ad altri "cimeli"
parla della estinzione di una gabella... ma lascio la spiegazione ai latinisti del gruppo |
ed addirittura il "fantasma" di un proiettile che spunta dal muro
Ma gli echi dei fantasmi del palazzetto sono sopratutto nei graffiti che "ornano"le pareti e le balaustre degli scaloni.
Graffiti eseguiti per lo più dalle guardie nelle lunghe ore di veglia, disegni facilmente identificabili ma difficilmente fotografabili con le nostre modeste risorse. Ne riporteremo i meglio riusciti.
Stato dell'edificio e progetti:
Presentazione Progetto di Restauro |
Dove non altrimenti indicato le foto sono state scattate dagli autori del post.
In attesa di una nuova visita al Palazzetto o di ulteriori notizie sul suo restauro per ora chiudiamo qui.
Un post interessantissimo, io frequento la nuova sede dell'Archivio di Stato, non ero mai stata nella sede precedente.
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