domenica 19 novembre 2017

Basilica della SS. Annunziata del Vastato




Dizionario delle chiese di Genova



Della piazza dell'Annunziata abbiamo parlato in un precedente post (http://ceraunavoltagenova.blogspot.it/2013/11/piazza-della-nunziata.html)  quindi cercheremo di non ripeterci e di concentrarci sulla chiesa di cui riteniamo non aver parlato a sufficienza nella precedente "puntata".

Fuori delle mura del Barbarossa, poco a monte della Porta dei Vacca, il rio Fossatello confluiva nel rio Carbonara formando un vasto spiazzo erboso dove le imprese edili della zona usavano scaricare i detriti risultanti delle loro attività : il "vastato" .

Mappa elaborata da Elio Berneri



Nel 1228 i monaci "Umiliati" vi costruirono una piccola chiesa con annesso monastero: S.Marta del Prato
Una città portuale del Medioevo - Genova nei secoli X-XVI di  L.G.Bianchi e E.Poleggi   ed. Sagep 


Nel 1508, i monaci erano pochi e le strutture precarie, quindi i religiosi si trasferirono in altre sedi.
La struttura venne subito occupata dai "Minori Conventuali Francescani", che avevano dovuto abbandonare il convento di S.Francesco  per i lavori di costruzione del Castelletto (avevamo in casa i Francesi...).
I conventuali ricostruirono la chiesa dal 1520 al 1530 col nome di S.Francesco ma nel 1537 poterono riprendere possesso del loro convento in Castelletto e furono sostituiti dai Minori Osservanti Francescani che, nel 1545, intitolarono la chiesa alla SS. Annunziata ed iniziarono ad ingrandire il convento ed abbellire la chiesa con il contributo dei Lomellini che ne assunsero il giuspatronato nel 1591.

Peter Paul Rubens da Dizionario delle chiese di Genova - Tolozzi ed.
Peter Paul Rubens da Dizionario delle chiese di Genova - Tolozzi ed.


Giolfi Antonio - 2a metà XVIII sec (da "Dizionario delle chiese di Genova - ed. Tolozzi

P.D. Cambiso, Acquarello a seppia - Tolozzi



La splendida decorazione interna fa della Nunziata una delle più belle chiese barocche genovesi, caratterizzata da colonne in marmo bianco di Carrara e rosso di Francia, da decorazioni in stucco dorato nelle volte ed arricchita da magnifici affreschi nelle navate, nella cupola e nel transetto. 

Una visione d'insieme. La volta affrescata da Giovanni Battista Carlone.
Da piccola guida reperita in chiesa

La cupola, affrescata da Gio Andrea Ansaldo: La gloria di Maria fra angeli e santi"
Da piccola guida reperita in chiesa


In controfacciata, la grande tela di Giulio Cesare Procaccini raffigurante l'Ultima Cena. (trasferita dal refettorio dei frati)
Da piccola guida reperita in chiesa


A questo punto ci fermiamo per non fare  "storia dell'arte", che  non è la nostra "specialità".
Vi invitiamo ad andare a vedere di persona dipinti e statue, che una piccola guida reperibile nella chiesa (dalla quale abbiamo tratto le tre foto qui sopra), rende di facile lettura anche ai non esperti di cose d'arte come noi.


Tornando alla storia, nel 1800 la facciata venne "arricchita" con un pronao ed una scalinata di stile neoclassico realizzati da G.B.Resasco su progetto di Carlo Barabino.

Cartolina edita da Trenkler Lipsia (foto di Noack) sped 1907 (2)


Ed ecco la pianta della chiesa dopo i lavori del Resasco




La chiesa fu gravemente danneggiata durante la seconda guerra mondiale  e venne completamente restaurata nel dopoguerra

Dal Bollettino PNF 1942 "Bombardare Genova"
Dalla Rivista del Comune, gennaio 1943

Dalla Rivista del Comune Genn. 1943


Il convento, soppresso nel 1810 per editto napoleonico, venne ristabilito per un breve periodo, dal 1837 al 1855 quando fu  definitivamente confiscato dal governo sabaudo ed adibito ad uso di convitto scolastico, il "Collegio Reale". 
Nella mappa vediamo l'estensione del convento della Nunziata che confinava con quello dei Gesuiti, di via Balbi 5 e con il palazzo Cattaneo-Adorno.



Nel 1892  il Collegio Reale venne intitolato a Cristoforo Colombo. A tale epoca risale la statua di Colombo, opera del Caroni, oggi posta nel  chiostro principale del Liceo.

Una veduta del chiostro grande

Chiesa ed ex  monastero nel 1879 dalla Pianta topografica della città di Genova di S.Muggiani


La piantina qui sopra non segna bene i confini a nord con i Gesuiti quindi ci facciamo aiutare dall'Accinelli: 

Accinelli 1770

Adoriamo le mappe... quando possiamo metterne una in più siamo proprio contenti .




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