mercoledì 22 febbraio 2017

Bastione, monastero e chiesa di San Michele





San Michele Arcangelo a Genova ebbe dedicate ben tre chiese.

Oggi ricorderemo il monastero e la chiesa di S.Michele di Fassolo, che non esiste più, essendo stata demolita in diverse fasi, che cercheremo di documentare con le poche immagini rimasteci.

Già nel secolo X viene citato il "fossato S. Michele", che vediamo qui sotto nella mappa del Poleggi relativa a due secoli dopo.  Il nome del fossato ci dice che già nel decimo secolo, (e forse anche prima) in quella zona, esisteva un edificio di culto dedicato al Santo. Edificio forse identificabile con la cripta della chiesa del XI secolo? non lo sappiamo.  

Una città portuale del Medioevo - Genova nei secolo X-XVI di  L.G.Bianchi e E.Poleggi   ed. Sagep


Ma i primi documenti che ci parlano esplicitamente della Chiesa risalgono al 1100 e la citano come chiesa Parrocchiale, con accluso monastero dei "Canonici regolari della Congregazione gallicana di San Rufo", dediti all'assistenza ai pellegrini che transitavano sulla vicina via Aurelia.

Il Monastero era posto in posizione elevata, di fronte a quello di San Tommaso ed insieme dominavano il tronco della strada che da Porta dei Vacca portava a San Benigno.

Nella mappa del Poleggi del XIII sec. li vediamo entrambi "fare la guardia"  al varco doganale istituito sul guado del torrente e "segnalato" dal Poleggi con una "riga nera".

Una città portuale del Medioevo - Genova nei secolo X-XVI di  L.G.Bianchi e E.Poleggi   ed. Sagep



Considerata la sua posizione "strategica", il monastero si trovò sovente coinvolto nelle lotte fra le fazioni. Ma non ci risulta abbia mai sofferto gravi danni.

Da un documento del 1429 apprendiamo che S.Michele aveva una rendita annua di 100 fiorini, che la collocava  fra le chiese più "ricche" del suo genere.
Ma, nel 1442, con la morte dell'ultimo priore i Canonici di San Rufo abbandonavano il complesso, che veniva dato in "Commenda" al vescovo di Savona che non ne ebbe cura.

 Dobbiamo arrivare al 1481 per avere finalmente una immagine della chiesa, che vediamo già racchiusa nelle mura del 1350 . 

S.Michele di Fassolo-Medioevo Demolito-Mario Mercenaro


Nel 1536 Giovanni Maria Olgiati riprogettava la cinta muraria su ordine di Andrea Doria rafforzandola con l'inserimento dei "moderni" bastioni, capaci di resistere ai colpi delle artiglierie.
Ed un grande bastione venne costruito proprio a ridosso della chiesa di San Michele, che venne parzialmente demolita e perse così il suo corpo anteriore.

Ridotta al solo transetto e 3 absidi e priva di manutenzione la chiesa perdeva la parrocchialità (ed i relativi benefici) nel 1583.  La parrocchia venne divisa tra le chiese di Granarolo e San Tommaso e gli arredi dispersi.

Circa nel 1640 l'arciprete Gio Batta Gallo riaprì la chiesa restaurandola alla meglio per restituirla al culto.
Questa veduta di A.Baratta datata 1637 ci mostra la chiesa con tetto e campanile in ordine ma non sappiamo se rappresenta una immagine affidabile.

A.Baratta 1637 (particolare)
 


Non sappiamo per quanto tempo la chiesa continuò ad essere officiata dopo tale data in quanto manchiamo di notizie sulla chiesa nel periodo che va dalla metà del 1600 alla fine del 1700.

Manchiamo di notizie, ma non di immagini. Infatti, intorno alla metà del 1700 Francesco Maria Accinelli ce la mette in pianta così:

F.M.Accinelli - S.Michele di Fassolo-Medioevo Demolito-Mario Mercenaro



Poco più tardi abbiamo questo particolare da un disegno di Jean Honorè Fragonard del 1761 che non ci dice molto sulla reale situazione della chiesa di San Michele in quel periodo. Ci sembra comunque che sia la chiesa che il piccolo campanile (?) sembrano avere ancora un tetto.

S.Michele di Fassolo-Medioevo Demolito-Mario Mercenaro


Nel 1785, rappresentata in pianta dal Brusco, la vediamo così

S.Michele-di Fassolo-Medioevo Demolito-Mario  Mercenaro


Poi arrivarono i Francesi, e dopo di loro i Savoia, e la chiesa divenne un rudere che vediamo rappresentato in vari modi:

P.D. Cambiaso ci lasciò qualche disegno. Qui la rappresenta vista dalla Ricreazione dei Padri Filippini

P.D. Cambiaso - S.Michele di Fassolo-Medioevo Demolito-Mario Mercenaro


E qui presa dal basso

P.D. Cambiaso - S.Michele di Fassolo-Medioevo Demolito-Mario Mercenaro


Un'altra immagine dell'epoca la mostra in questa maniera:

D.Del Pino-G.Piaggio-S.Michele (part)



 Ed infine Chapuy, nel 1848, ovvero poco prima della demolizione, ce la rappresenta proprio come un "rudere".

Chapuy Nicolas 1848ca - (part.)


Di tutte queste immagini fa giustizia ancora il Cambiaso, che ci fa la "telecronaca" delle demolizioni.
Già, le demolizioni... Nel 1854 si era inaugurata la ferrovia Torino-Genova con una cerimonia ufficiale a Caricamento.  I terminali merci  nel porto erano operativi, ma mancava ancora una Stazione Ferroviaria principale. Dopo molti ripensamenti era stato deciso di costruirla a Piazza Acquaverde. Ma c'erano di mezzo le mura. Un primo pezzo era stato già demolito in occasione della costruzione della Carrettiera Carlo Alberto.  Ma per fare la stazione bisognava spianare il Bastione di San Michele.  

P.D. Cambiaso - S.Michele di Fassolo-Medioevo Demolito-Mario Mercenaro



Ma sul bastione c'era la chiesa, o almeno ciò che ne rimaneva. Ruderi? certo, ma ben costruiti perchè malgrado i secoli e l'incuria degli uomini erano ancora lì ad aspettare il "piccone modernizzatore". Ce lo testimonia ancora il Cambiaso mostrandoci la chiesa dalla parte delle absidi

P.D. Cambiaso - S.Michele di Fassolo-Medioevo Demolito-Mario Mercenaro



Finora abbiamo mostrato la chiesa in demolizione, ma non c'era solo da demolire la chiesa, bisognava sbancare una intera collina, come possiamo constatare se allarghiamo la visuale sull'intero cantiere.

P.D. Cambiaso - S.Michele di Fassolo-Medioevo Demolito-Mario Mercenaro


Durante le demolizioni vennero scoperti tre affreschi datati 1282-92 (?)  e firmati da Manfredino da Pistoia. Si trovavano nelle absidi, coperti da una leggera mano di intonaco. Vennero staccati: due "strappi" riuscirono bene mentre il terzo ridusse l'affresco in briciole.  Il Convito di Betania è stato restaurato tra il 1983 ed il 1984 (Andrea Fedeli?) Non conosciamo ancora i particolari del restauro dell'altro pezzo (Arcangelo Michele).  All'epoca i due affreschi erano stati dati in custodia all'Accademia Ligustica delle Belle Arti.  Oggi sono al Museo di S.Agostino.

Ecco il Convito di Betania in una foto gentilmente inviataci da Almiro Ramberti

Museo S. Agostino




Qui anche l'arcangelo in una foto gentilmente inviataci da Almiro Ramberti.

Museo S. Agostino



Nel corso degli "sterri" venne alla luce anche la cripta, da cui vennero recuperati molti scheletri di neonati. Questo ritrovamento avvalora così la "voce popolare" che indicava questa cripta come "sepolcreto" degli infanti morti prima di essere battezzati.  Questa cripta sarebbe stata dedicata (?) a  S.Gino (alias S.Igino o S.Zino).

A proposito di questa (?) cripta riportiamo la foto inserita da Marco Mercenaro in "Medioevo Demolito" (anche lui con punto interrogativo...)

Anonimo - S.Michele di Fassolo-Medioevo Demolito-Mario Mercenaro


Ed ecco il risultato di tanto "trambusto" , la nuova Stazione Principe (Piazza Principe?) in una piantina
di P.Allodi del 1860ca





Come vediamo il Bastione di San Michele nel 1860 era ancora parzialmente in piedi, e resistette fino alla fine del secolo, quando venne definitivamente distrutto per l'ampliamento della stazione Ferroviaria.
Ce ne da conferma Vittorio Bagnasco nel suo libro "Genova Piazza Principe- storia di una stazione " (edito da Nautilus) con queste parole:














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