sabato 13 luglio 2013

Via XX Settembre in costruzione ...mezza Genova in demolizione




Titolo esagerato,  per esigenza di .... rima .....
Ma, bene o male,  rende l'idea ......
 
Rende l'idea dello sconquasso provocato dalla costruzione di via XX Settembre:
- ha comportato la distruzione di due chiese (Rimedio e Pace),
- ha cancellato due porte della città (Archi e Pila, i cui paramenti sono stati "esiliati" altrove),
- ha cancellato tre strade storiche:  (Giulia, Consolazione, alla porta Pila)
- ha raso al suolo tutte le costruzioni che vi si affacciavano meno la chiesa ed il convento della            Consolazione.
- ha distrutto la collina di S.Andrea, col relativo carcere (ex convento)

Per chiarici le idee ci mettiamo una piantina della zona interessata allo sconquasso che va da piazza De Ferrari alla Porta Pila.

Mappa edita dal Grondona nel 1846


E mentre guardiamo la mappa teniamo presente la doppia cerchia di mura che vi è rappresentata e cerchiamo di immedesimarci nella mentalità corrente di quei tempi. Si costruiva una unica strada invece delle tre precedenti e si eliminava la strozzatura costituita dalla porta degli Archi che per secoli aveva rappresentato la divisione tra il "centro cittadino" e la "periferia".
Già, via della Consolazione, se pur inclusa nell'ultimo giro di mura, era considerata zona di minor pregio rispetto alla via Giulia ed alle altre zone "cittadine". Era periferia, poco urbanizzata e vi avevano costruito vicino persino il manicomio.

Quindi via XX nasce con due "concetti" diversi : la parte inferiore (edificata per prima e senza i portici)  sarà considerata "meno pregiata". Le sue case saranno meno richieste e verranno vendute ad un prezzo inferiore di quelle costruite a monte del Ponte Monumentale che avranno i portici, e finiture migliori, sia esterne ma sopratutto interne.
Una divisione "di classe" nella stessa strada fra edifici costruiti nello stesso periodo che stupisce noi ma che era considerata del tutto naturale all'epoca in cui la strada è stata edificata
Questo concetto si può trovare espresso anche nelle mappe dell'epoca della costruzione, che ci presentano due lottizzazioni ben separate, persino espresse in fogli separati.

Progetto definitivo del segmento superiore (con portici) da "ViaXXSettembre a Genova" di AnnaMariaNicoletti-Sagep ed.

Progetto definitivo del segmento inferiore da "Via XXSettembre a Genova" di AnnaMaria Nicoletti-Sagep ed.



Ma stiamo andando fuori tema. Stiamo parlando di "costruzione" mentre volevamo parlare di "demolizione" . Allora ritorniamo in tema con qualche immagine.

Già abbiamo visto in un altro post fare piazza pulita intorno alla Chiesa della Consolazione ...

da Genova Antica e dintorni ed.  -  Mondani

La chiesa della Consolazione che si salva giusto  per un paio di metri mentre il suo Chiostro diventa il Mercato Orientale.  Qui lo vediamo ancora vuoto

da "le targhe delle strade" Sagep ed.

Spostiamo l'obbiettivo un tantino a sinistra per avere una visione più completa

da "le targhe delle strade" Sagep ed.


Per vedere il mercato un pochino frequentato dobbiamo cambiare ancora inquadratura e... "fonte"

da "viaggio nei Carruggi" di Riccardo Navone - fratelli Frilli editore-


Non dimentichiamo la Chiesa della Pace, che abbiamo già visto nella prima mappa.
Non abbiamo immagini della sua demolizione ma possiamo farvela vedere a colori ancora in buono stato in questo acquarello del 1820ca di L. Garibbo - (Veduta del convento di S. Maria della Pace e della collina di Albaro dalle mura di S. Chiara).



Sempre la chiesa della Pace, poco prima della demolizione in una foto pubblicata su FB da Franco Risso.




Ma ci chiederete ancora: ma queste demolizioni dove sono? Avete ragione, torniamo in argomento con le macerie in via Giulia, ricordando che la chiesa del Rimedio che qui vediamo ancora intatta, verrà anch'essa demolita e ricostruita in piazza Alimonda.
Qui siamo all'altezza della chiesa di Santo Stefano, che sarà anch'essa privata delle cappelle sul lato destro ed avrà poi problemi di stabilità a causa della demolizione dell'edificio del Genio Militare e della Porta D'Archi.

da album Fotografico di Genova Antica -  ed. Mondani


 Ma per vedere la chiesa demolita abbiamo dovuto "rubare" una anonima foto dal web




Ma questa "doppia foto"  pubblicata da Nico Arena da meglio l'impressione dello sconquasso. Nella foto in alto la chiesa non c'è più e gli edifici circolati in rosso ci fanno capire ciò che manca.




Qui la "visione opposta" da ovest ad est (+ o -).  Sempre nella parte "alta" di via XX.
Riusciamo a riconoscere a destra il campanile di Santo Stefano ed il ponte monumentale.  A sinistra vediamo le rovine della parte orientale dell'Ospedale degli incurabili dove è stato salvato l'ingresso monumentale a "tempietto".  Lì nascerà via Vernazza




Ci giriamo  di 90° verso sinistra per osservare meglio la distruzione degli edifici situati sulla parte nord  (destra salendo) che hanno riguardato anche una parte del complesso dell'Ospedale degli Incurabili (Ospedaletto).
Come anzidetto, quella specie di "tempietto" bianco era l'entrata dell'Ospedaletto e si trovava al centro del complesso. Da queste demolizioni trarranno origine non solo i palazzi di via XX ma anche la nuova strada di via Vernazza.

foto presa dal Web



Scendiamo verso metà di via XX ed ecco la chiesa di S.Stefano in posizione precaria durante gli  scavi nel 1894

Chiesa di Santo Stefano durante i lavori del 1894 da Fotografi Liguri dell'ottocento - ed. G.Mondani


Qui vediamo la distruzione dell'edificio del Genio e della Porta degli Archi, la cui facciata esterna è stata ricostruita su un portello delle mura in via Banderali (tutta la storia è pubblicata in un altro post)

foto pubblicata su FB da Renzo Bonzini


Ed ora vi "tocca" la solita piantina del TCI che usiamo quasi sempre. Vedete la nuova via Ettore Vernazza fra i palazzi di via XX ed i nuovi edifici costruiti sul suo lato nord.
Vediamo anche la nuova Borsa, che chiude l'edificazione di via XX  e  la nuova via Dante. Queste ultime costruite negli anni 10 del 1900 dopo la demolizione della collina di S. Andrea.

piantina del TCI 1916 (part)




E, giusto a fine secolo,  un po' di macerie allo sbocco di via Giulia in piazza De Ferrari. Si demolisce la palazzata davanti alla collina di S. Andrea, proprio di fronte al palazzo dell'Accademia

da Album fotografico di Genova antica edito da Mondani



Qui vediamo all'opera, oltre ai soliti carretti a due ruote (tombarelli) anche un trenino a scartamento ridotto con i suoi vagoncini carichi di macerie.

cartolina - ed. Mangini - non circolata


Siamo nel 1902, ed l'ultimo palazzo della palazzata nord di via XX (alla sinistra scendendo) è già costruito.  Ma la collina di S.Andrea resisterà ancora fino al 1905 per la strenua opposizione del D'Andrade che si aggrappa a tutti i cavilli possibili per opporsi alla demolizione dell'ex monastero.

cartolina di Mangini (ristampa)




E, dalle macerie,  ecco nascere Via XX Settembre, ampia e diritta,  la prima strada a Genova con gli edifici costruiti in ferro e cemento armato.

La vediamo in una cartolina circolata nel 1913, affollata, quasi caotica, con un traffico disordinato, con gente che attraversa in tutte le direzioni.  Pedoni, tram, carretti, carrozze ed auto, alcuni persino contromano come il carretto sulla sinistra con la damigiana.
Nel primo palazzo a destra, al posto dell'attuale Mac-Donald.  la ditta Solari & c. vende liquori, con sala biliardo nell'ammezzato.

cartolina - ed. Alterocca Terni - sped 1913


Ed eccola vista in senso inverso, da Piazza De Ferrari nel 1935

Cartolina datata 1935 - ed. Calì - circolata 1941

Due sole cartoline?  Si qui ne mettiamo due sole, le altre le mettiamo in un altro post, dove non parleremo di demolizioni.



2 commenti:

  1. magnifica ricostruzione di una genova distrutta dissennatamente ma almeno con larghezza di mezzi. le distruzioni e soprattutto le costruzioni successive furono assai peggiori

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  2. ma dove avran portato tutte le macerie ?

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