Il quartiere di Carignano sorge su una collina alta mediamente 50 metri sul livello del mare la cui urbanizzazione risale alla metà del 1800.
Fino al 1500 si trovava addirittura fuori delle mura della città e vi fu incluso solo con la costruzione delle mura cinquecentesche, di cui costituiva un ottimo baluardo naturale.
Nonostante l'inclusione nella cinta muraria, fino alla metà del 1800 la zona superiore era piena di orti e giardini, ed edificata con ville, chiese e monasteri.
La parte bassa, a ponente, di rimpetto al colle di Sarzano costituiva invece la parte orientale del "Borgo dei Lanaioli" che occupava entrambi i versanti della valletta del Rivo Torbido, tra i colli di Carignano e Sarzano.
La strada che lo attraversava prendeva varie denominazioni (via dei Lanaioli, via dei Servi, via Madre di Dio e via della Marina). Via Madre di Dio, proprio sotto al ponte di Carignano, era la strada più conosciuta, con la quale era spesso identificato l'intero quartiere.
Il borgo comprendeva anche le antiche case della "Marina", in parte sopravvissute alle demolizioni, affacciate sull'insenatura detta "seno di Giano" (interrata alla fine del 1800 per l'ampliamento del porto), in cui sfociava il torrente.
Ma in questo post ci concentriamo sulla parte alta della collina, mentre della zona di Via Madre di Dio ci occuperemo in seguito.
particolare dalla Pianta di Giacomo Brusco 1766, dalla raccolta del Giolfi Palazzo Rosso ufficio Belle Arti |
Dal Galata Museo del Mare abbiamo "piratato" alcune vedute dell'epoca (1766) che riteniamo utile mostrare (ci scusiamo della cattiva qualità delle foto scattate con poca luce e senza flash)
La prima è una vista da ponente
particolare da Antonio Giolfi, incisione su carta 1769 Museo Galata |
Ne abbiamo eleborato un ingrandimento per far meglio notare in basso a sinistra "l'oratorio delle Anime Purganti" di cui abbiamo già parlato trattando della Foce
particolare da Antonio Giolfi, incisione su carta 1769 Museo Galata |
particolare da Antonio Giolfi, incisione su carta 1769 Museo Galata |
Nelle immagini precedenti avremo già notato l'inconfondibile struttura della chiesa di Santa Maria Assunta di Carignano che possiamo rivedere in questa immagine (Noack 1865ca.), ancora circondata da orti e giardini.
Strane le colonnine a destra fra due muri, a che servivano ? .... resti di un colonnato che portava ad una villa antecedente alla chiesa?.... certo non lapidi in quanto non ci risulta vi fossero sepolture davanti alla chiesa .... (?)
Album Fotografico di Genova Antica ed. Mondani |
Mentre in questa immagine vediamo un piazzale pulito ed ordinato. Peccato che Mondani non ci ha indicato la data di questa stampa che comunque definisce "antica" .
da Genova Antica e Dintorni ed. Mondani |
Il ponte e la strada intitolata dal 1937 a "Madre Eugenia Ravasco" (fondatrice della "congregazione delle Madri Cristiane), che vediamo nell'immagine qui sopra furono costruiti tra il 1727 dalla famiglia Sauli, per collegare in modo veloce i loro possedimenti di Carignano alla città.
Anche la chiesa di Carignano fu fatta edificare dalla famiglia Sauli su terreni di loro proprietà, come espressione della propria potenza economica.
A questo proposito riporto da "wiki":
"""Secondo una leggenda popolare, la decisione di far costruire una chiesa sulle alture di Carignano venne decisa nel 1478 quando la moglie del patrizio Bendinelli Sauli, avendo chiesto ad una nobildonna della famiglia Fieschi di attenderla, ritardando di qualche tempo la celebrazione della messa nella vicina chiesa di Santa Maria in via Lata (gentilizia dei Fieschi), si sarebbe sentita rispondere: "Chi vuole dei comodi se li procuri a sue spese".
Il rifiuto, accolto come un'offesa dai Sauli, avrebbe fatto nascere in loro il desiderio di costruire una propria chiesa gentilizia che superasse in bellezza quella dei Fieschi e così Bendinelli Sauli nel 1481 lasciò un legato, stabilendo che il moltiplicato dei capitali iscritti alle Compere di San Giorgio fosse destinato alla costruzione della chiesa, il che avvenne solamente nel 1549[6], quando ormai la famiglia rivale, dopo la fallita congiura di Gianluigi Fieschi ai danni di Andrea Doria, era stata privata delle sue proprietà in Carignano."""
La costruzione della chiesa,su progetto di Galeazzo Alessi, durò a lungo e fu terminata solo nel 1603, originando un detto locale che recitava più o meno "lunga come la fabbrica di Carignano"
Una veduta dall'alto della zona, prima dell'inizio delle demolizioni di Via Madre di Dio; se qualcuno riesce a datarla meglio è pregato contattarci.
Oltre alla chiesa ed il ponte notiamo l'imponente complesso delle Suore Ravasco con la scuola, il monastero, il giardino interno, la chiesetta e la villetta della fondatrice dell'ordine.
cartolina, ed. Traldi Milano , non circolata |
Della sunnominata chiesa di Santa Maria in Via Lata pubblichiamo questa immagine non datata con precisione, ma databile ante 1859 data la presenza del campanile.
Foto gentilmente concessaci da Antonino Vallone |
La chiesa fu edificata nel 1340 a seguito di un lascito del cardinale Luca Fieschi. Accanto ad essa i Fieschi edificarono un grande palazzo, ampliato ed abbellito in successive riprese, che ospitò il re di Francia Luigi XII nel 1502 e nel 1538 il Papa Paolo III.
A seguito della congiura dei Fieschi il palazzo venne demolito ma la chiesa rimase comunque giuspatronato della famiglia genovese come commenda, titolo che si estinse solo nel 1858 con la morte dell'ultimo abate, il cardinale Adriano Fieschi.
La chiesa fu danneggiata dai bombardamenti del 1943; restaurata negli anni 80 non è stata più restituita al culto.
Qui in un'altra immagine non datata edita da Tolozzi
S.Maria in Via Lata , dal Dizionario delle strade di Genova ed. Tolozzi |
Peggior sorte è toccata alla chiesa di San Giacomo, eretta nel 1154 da Ansaldo Spinola su un poggio prospicente il mare, quale chiesa "gentilizia" della famiglia .
Dopo alterne vicende, nel corso di più di 700 anni, nel 1890, essendo ormai inagibile, venne ceduta al comune che la demolì nel 1905 per far posto al "poggio della Giovine Italia". Il "titolo Parrocchiale" fu trasferito nella vicina chiesa del Sacro Cuore di Gesù che entrò in funzione nel 1896 in via Jacopo Ruffini.
Il poggio con la chiesa prima del 1905 visto dalla Rotonda di Carignano
chiesa di S.Giacomo by Mangini |
così si presentava il poggio nel 1935 con il monumento ai caduti della prima guerra mondiale
poggio della Giovine Italia ed. Calì sped 1935 |
Una veduta aerea della "Rotonda di Carignano", via Corsica e dintorni.
Di fronte al palazzo d'angolo con la torretta a cupola c'è il "palazzo delle 4 stagioni" così definito per gli affreschi sulle pareti esterne .
Come al solito la veduta non è datata ma è anteriore al 1930 in quanto è ancora presente, subito a ponente della rotonda, la "batteria della Cava" , che è stata smantellata nel 1930.
da Genova antica e dintorni ed. Mondani |
il palazzo delle 4 stagioni in questa foto del 1918 si presentava già alquanto "scolorito"
Palazzo delle 4 Stagioni, cartolina ed.Brunner Como sped. 1918 |
poi gli è stata data una mano di colore ocra chiaro .... e le 4 stagioni non si vedono più ......
Foto 2013 degli autori |
Sempre restando in via Corsica (in data imprecisata), passato il palazzo delle 4 stagioni, (qui a destra)
possiamo vedere la chiesa del Sacro Cuore di Gesù , in quanto non ci sono altre costruzioni su questo lato a nasconderne la vista (Mondani spesso per le date ... se la cavava con "tanto tempo fa....)
da Genova Antica e dintorni ed. Mondani |
E proseguendo incontriamo via Nino Bixio ancora in cantiere nel 1875
da Album Fotografico di Genova Antica ed. Mondani |
Più o meno nella stessa epoca, nel 1878, la marchesa Maria Brignole Sale, Duchessa di Galliera, dava il via ai lavori di costruzione dell'ospedale di S. Andrea (ospedale Galliera), inaugurato nel 1888.
cartolina, ed. Tasca sped 1901 |
Primi del 1900, via Mura di S. Chiara e convento; in fondo vediamo l'entrata principale dell'Ospedale Galliera.
da: Album Fotografico di Genova Antica ed. Mondani |
Abbiamo accennato in precedenza alle Suore Ravasco ma stavamo parlando di chiese e non abbiamo avuto modo di inserire questa immagine dell'istituto scolastico spedita nel 1956.
Cartolina, Ist. Ravasco, sped 1956 |
Le immagini di villa Mylius le abbiamo già pubblicate parlando della Circonvallazione a Mare, così come altre inquadrature di Carignano vista dal mare e non vogliamo annoiare chi ci segue con troppe ripetizioni.
Su Carignano ci sarebbero tante altre cose da dire e da mostrare e ci piacerebbe farlo, ma ci dobbiamo limitare a pubblicare e commentare il materiale in nostro possesso. Abbiamo già fatto un'eccezione "piratando" qualcosina al Galata Museo del Mare (che ringraziamo per "l'involontaria" collaborazione) e, strano a dirsi, non ne siamo per nulla pentiti .... ma non deve diventare un'abitudine.
Ho trovato in vendita la cartolina di Carignano dall'aeroplano e la data attribuita è 1935. Il link è questo:
RispondiEliminahttp://www.ebay.it/itm/GENOVA-DALLAEROPLANO-2-PIAZZA-CARIGNANO-/170789607167?pt=Cartoline&hash=item27c3da96ff&_uhb=1
Ciao Rita,
Eliminagrazie mille, intervento prezioso, ora ne sappiamo un pochino di più.
continua a seguirci
ciao