martedì 17 settembre 2013

Corso Buenos Aires




La strada che diventerà Corso Buenos Aires, era stata realizzata nei primi anni del 1800 per collegare le ville e gli orti di Albaro alla città. Prese dapprima il nome di strada Reale ed in seguito quello di via Minerva.
La strada correva diritta dalla collina di Albaro al Bisagno, passando a monte del borgo Pila, ed  era sopraelevata di circa 4 metri rispetto al piano della campagna circostante per evitare di essere allagata dalle cicliche piene del Bisagno.

Particolare dalla Carta Topografica della Città di Genova ed. Grondona 1846 - di proprietà degli autori


Passava a monte del borgo  in linea ideale con Porta Pila , e questo permise la realizzazione dell'asse rettilineo da De Ferrari a Tommaseo in quanto il Ponte Pila (distrutto nel 1822) venne ricostruito nel 1836 in ferro, con direzione in asse con via Minerva e porta Pila .

Particolare dalla Carta Topografica della Città di Genova ed. Grondona 1846 - di proprietà degli autori


Dalla metà del 1800  in via Minerva vennero costruiti diversi edifici fra cui ricordiamo la "Corte Lambruschini", l'imponente "casermone" popolare a corte, unico del suo genere a Genova.
Qui la vediamo in una cartolina spedita nel 1903



 Nell'ultimo decennio del 1800, con la costruzione di via XX settembre e via Cadorna, via Minerva fu abbassata di circa 3 metri per metterla sullo stesso livello di via Cadorna e piazza della Vittoria e per l'occasione cambiò nome in Corso Buenos Aires.
Mondani ci mostra una foto dei lavori di abbassamento presa nel 1896, con il tipico trenino a scartamento ridotto che sbuffa trainando un carico di terra appena scavata.

E fu così che le cantine furono promosse a negozi ed i negozi si ritrovarono al primo piano......
Interessante vedere le passerelle provvisorie che permettevano di raggiungere portoni di ingresso e negozi durante gli scavi.

Anche qui, come ai giorni nostri, quelli che dirigono, controllano  e commentano sono più numerosi  di quelli che scavano ......

dall'Album Fotografico di Genova Antica - ed. Mondani


Con la costruzione di Corso Buenos Aires il borgo venne raso al suolo e ricostruito, a cominciare dalla chiesa,  che venne ricostruita con il portale sul corso, leggermente arretrata rispetto alla strada come possiamo vedere in questa immagine presa da levante in cui possiamo intravedere anche l'asse viario fino al Ponte Monumentale.

Cartolina - ed. Gianbruni - sped 1919 ?
Qui abbiamo corso Buenos Aires visto dal centro di Piazza Tommaseo.
Al centro una carrozza a due cavalli precede un tram elettrico fermo che sta imbarcando passeggeri; a destra la piazza è transennata in modo provvisorio con  una "ringhiera" di tavole sostenute da paletti di legno; l'Emporio Vini Monferrato reclamizza un prodotto a lire 10 (o 16?) per xxx litri (non vedo bene).
Alle persiane delle finestre notiamo panni stesi ad asciugare
A sinistra un tizio è stato sorpreso in una posa strana in mezzo alla strada .... fossimo ai giorni nostri direi che sta scattando una foto col cellulare ... ma all'epoca gli apparecchi fotografici erano molto più ingombranti.... quindi forse sta solo salutando il vetturino ... o forse avvisa il conduttore del tram ...aspettami che arrivo....




Riproduzione fotografica di cartolina (non originale)



Questa è vista invece da ponente, all'altezza di Piazza Paolo da Novi.
Notiamo la collina d'Albaro sullo sfondo;  in primo piano un calesse, con i lampioncini ad olio ed il vetturino con tuba, precede un tram elettrico;  sulla sinistra non riusciamo a leggere l'insegna completa del ristorante (Gerolamo?) ;  sulla destra vediamo un palo che sostiene una lampada elettrica al centro strada; a destra del palo una finestra aperta mostra un materasso messo a prendere aria:


riproduzione fotografica di cartolina (non abbiamo l'originale)


A destra, nella immagine precedente, si scorge l'inizio di piazza Paolo da Novi, oggi ridotta ad affollato posteggio auto. Qui Vediamo Corso Buenos Aires per intero con la piazza sulla destra e la chiesa di Santa Zita ancora senza la cupola.  Ma della chiesa parliamo diffusamente in un altro post.






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