sabato 12 ottobre 2013

Vico Dritto di Ponticello Porta Soprana e Casa di Colombo





Iniziamo, per opportuno riferimento,  con la solita cartina del T.C.I. del 1916



Il vico dritto Ponticello era una stradina in salita che da piazza Ponticello conduceva alla Porta di S.Andrea (Porta Soprana)

Il nome deriva dal fatto che in origine la stradina scavalcava il Rio Torbido su un ponticello.
Il rio venne poi incanalato e coperto ma il nome al vico rimase.
 

cartolina - ed. B&C Zurich - non circolata


Il vicolo era stretto tra alti edifici e la Porta stessa, da secoli inglobata nel tessuto urbano, era stata trasformata in abitazioni.

cartolina - ed. Dossi e Bolognini - non circolata


Il vico inglobava nelle sue costruzioni anche la "casa di Colombo"  che è stata preservata dalle distruzioni ed oggi si erge, piccola e solitaria, a pochi metri dalla Porta Soprana.
La vediamo, con la sua targa,  in questa cartolina ritoccata e colorata a mano con prospettiva verso Piazza Ponticello (spalle a Porta Soprana)

cartolina - ed. Varietas - non circolata

cartolina - ed.  H P Zurich - non circolata

Le case a fianco della Casa di Colombo sono già state demolite, la Porta di S. Andrea ci appare ripulita dalle costruzioni posticce sulla destra ma la palazzata lato mare è ancora in piedi.
Appoggiata alla Casa di Colombo vediamo una carriola e vari attrezzi edili, evidentemente i lavori proseguono

cartolina -  ed. A T  - sped 1934


Una immagine della Porta Soprana, vista dall interno, da un disegno di Alfredo D'Andrade che fra l'altro diresse il restauro della Porta stessa nel primo decennio del 1900.

da:  Genova Antica e dintor  ni -  ed. Mondani


Un'altra immagine della Porta Soprana vista sempre dall'interno, da un acquarello di P.D. Cambiaso forse più realistico di quello del D'Andrade, che ci da l'idea dello stato del monumento nel 1800, prima che il D'Andrade  "ci mettesse mano".
La strada in discesa dopo la porta è Vico Dritto Ponticello.
Per i commenti vi lasciamo alla didascalia del Mondani.

da:  Genova Antica e dintorni  - ed. Mondani

Sempre di P.D.Cambiaso abbiamo un altro disegno della porta, sempre dall'interno, con vista soostata verso destra, dove vediamo un lavatoio oggi scomparso.

Aspetti di Genova nelle Vedute di P. D. Cambiaso - di P. D. Patrone & G. L. Blengino




La demolizione della palazzata a monte è terminata, si vedono bene la Porta restaurata e la Casa di Colombo.
Soll'angolo a destra si vede ancora un tratto delle vecchie mura.
La zona dove verrà ricostruito il chiostro è ancora transennata e spiccano i manifesti del film "Maciste" che daterebbero l'immagine (film uscito nel 1919).

cartolina - ed.  B&C Zurich - non circolata


In questa immagine il chiostro di S. Andrea è appena stato ricostruito (nel 1923)  accanto alla Casa di Colombo.

da:   Viaggio nei Caruggi -  di Riccardo Navone  -  ed. Fratelli Frilli


Un'altra veduta del Chiostro di S. Andrea e Porta Soprana.
Qui il fotografo ha "tagliato"  il retro della Casa di Colombo che è tutt'antro che fotogenico.....

cartolina - ed.  Bonasi  -  non circolata
  
In questa cartolina l'editore ha pensato bene di abbellire il lato sinistro della casa di Colombo con una vistosa lapide. (fotomontaggio della lapide posta sopra alla porta d'entrata ?)

cartolina  - ed.   HP Zurich - non circolata

Infine ci ha pensato l'edera a ricoprire tutto

cartolina - ed. Brunner Como - non circolata


In questa immagine la palazzata sud è già stata demolita

cartolina - ed. Sbarbo -  non circolata

E, per finire,  una versione più "moderna"

cartolina - ed. WDG - non circolata

30 commenti:

  1. Carissimi,
    innanzi tutto vi volevo fare i complimenti per il blog che state allestendo, perchè è ricco di informazioni, di foto e mappe che descrivono con interessanti dettagli la nostra Genova demolita e sopravvissuta. Essendo appassionato come voi di questi argomenti, spesso cerco di immaginare le zone stuprate della nostra città nella loro versione originaria e mi pongo domande che spesso ricevono risposte dubbiose ma "romantiche"; volevo quindi porvi uno di questi interrogativi, inerente alla zona descritta in questo post.
    Esattamente di fronte al chiostro di Sant' Andrea, ponendosi con le spalle rivolte a questo, tra l'edificio della Borsa e quello più moderno che segue l'andamento di via Dante, proprio al termine del fornice, si può vedere una porzione di muro non appartenente a nessuno dei due palazzi: io ho sempre pensato che fosse un tratto delle mura del Barbarossa, ma lo spessore limitato mi ha fatto sorgere non pochi dubbi. Che fosse una porzione di qualche casa demolita? ciò che mi chiedo è anche il perchè sia stato mantenuto...sarà invece una semplice cartella muraria temporanea non facente parte di chissà quale edificio demolito?
    Per il lato romantico spero sempre che si sia voluto lasciare traccia di ciò che c'era...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ciao,
      grazie dell'intervento, hai ragione, c'è un pezzo di muro che non appartiene al "nuovo" contesto edilizio.
      Un vecchio muro che certamente non è stato lasciato lì per caso, ma non ne sappiamo nulla, altrimenti ne avremmo parlato.
      Non faceva parte delle mura del Barbarossa, che passavano qualche decina di metri più a monte, circa a metà del palazzo della posta, ed in ogni caso non ha l'aspetto di un'opera militare dell'epoca. Quindi deve trattarsi di un resto edilizio di epoca posteriore, di quando la cinta del Barbarossa era stata in parte demolita ed in parte inglobata nel tessuto cittadino.
      Lì c'era il complesso di S.Andrea, ma scoprire a quale edificio appartenesse quel muro e perchè è stato risparmiato dal piccone è una impresa improba, che esula dallo scopo del nostro post, anche se ci piacerebbe scoprire questo .... e tanti altri piccoli misteri della storia di questa città.
      Come sempre invitiamo le persone che ne sanno più di noi sull'argomento ad intervenire ed aiutarci a ricordare quello che non c'é più.
      Grazie ancora, ciao
      Lore e Gian

      Elimina
  2. Anzitutto voglio rivolgere un sentito ringraziamento agli autori di questo blog per gli interessantissimi contenuti, che ben testimoniano gli scempi e lo sventramento scellerato che questa città ha dovuto subire nel corso degli ultimi due secoli (e soprattutto durante l'ultimo). Scrivo in merito all'acquerello ritraente Porta Soprana riportato nell'articolo: pare in realtà che il Cambiaso citato sia Pasquale Domenico (1811-1894); pertanto, la raffigurazione sarebbe databile a circa metà del secolo XIX, e non al XVI come indicato.

    Cordiali saluti,

    Stefano

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Stefano, grazie per l'intervento e per l'identificazione del pittore Pasquale Domenico Cambiaso quale autore dell'acquarello. Come hai visto il Mondani non specifica di quale Cambiaso trattasi , così avevamo pensato ai due più famosi...... Per fortuna qualcuno ci legge e....ci corregge.
      Continua a seguirci.

      Elimina
  3. Complimenti vivissimi agli autori. E' davvero impressionante vedere che scempio è stato fatto in nome della "modernità" e della circolazione (e pensare che ora si ri-pedonalizza tutto...) e che grossa fetta del centro storico sia stata rasa al suolo... Un quartiere bellissimo e pulsante di vita spianato senza pietà. Che tristezza... e che ridicola la presunta casa di Colombo, un moncone informe lasciato lì per far abboccare i turisti, rispetto alla splendida palazzata che c'era prima...

    RispondiElimina
  4. Buongiorno, ho recentemente scoperto il vostro stupendo Blog e ne sono diventato un avido lettore. Il vostro lavoro è straordinario ed è un viaggio attraverso le emozioni che suscita la scoperta di notizie così dettagliate sulla nostra straordinaria città. Leggendo qua e la in rete ho trovato una notizia sulla Casa di Colombo che mi ha lasciato abbastanza incuriosito. Nella pagina di Wikipedia che descrive il quartiere di portoria è presente una fotografia di una iscrizione sulla casa di Colombo. La foto è molto bella ma non è chiaramente la casa che tutti conosciamo, quella di ponticello. Ne riporto il link:
    http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Inscription_on_the_house_in_which_Columbus_is_believed_to_have_been_born_-_3c03074v.jpg
    Voi ne sapete qualcosa? Io credo che potrebbe essere la vecchia Casa natia di Colombo, quella di vicolo Dritto dell'Olivella, adesso demolita. Possibile che non ne esistano altre immagini?
    Grazie mille per la vostra passione e dedizione.

    RispondiElimina
  5. ciao Mirko,
    Non si finisce mai di imparare....
    La foto di cui parli non l'avevamo mai vista e senza dubbio è un originale scattato nei primi anni del 1900.
    Circa la (supposta) casa natale in vico Olivella ... da qualche parte abbiamo letto che sarebbe stata demolita/inglobata nella costruzione dell'ospedale di Pammatone ma del resto vico Olivella in Portoria c'era ancora ai tempi del "Balilla" quindi forse anche la casa.... (??)
    Però se fosse sopravissuta alla seconda guerra mondiale ne sapremmo qualcosa e si sarebbero salvate almeno le targhe che vediamo nella foto....
    Cercheremo di informarci meglio e torneremo in argomento ma nel frattempo invitiamo i gentili lettori che ne sanno qualcosa ad intervenire in merito.
    nb.: ci esprimiamo "al plurale" perchè siamo in due a pensare .... anche se poi scrive uno solo (con due dita, però....)

    RispondiElimina
  6. Grazie mille per la pronta risposta spero che qualcuno abbia qualche dettaglio su questo argomento. A presto, buona giornata.

    RispondiElimina
  7. Ci è voluto un pò di tempo ma ci siamo arrivati. La casa cui si riferisce MirKo Montaldo è effettivamente esistente a Cogoleto dove la famiglia di Colombo si trasferì dopo aver lasciato Genova. All'epoca Colombo, ancora ragazzo, aveva già preso la via del mare.

    RispondiElimina
  8. Grazie mille per la vostra precisazione. Interessante venire a sapere che non lontano da Genova esiste un altro luogo in cui il navigatore visse. La prossima volta che passerò per Cogoleto andrò senz'altro a cercarla. Ma l'iscrizione ci sarà ancora?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. C'è ancora, tranquillo, la custodiscono gelosamente.

      Elimina
    2. Se ti interessa, ora siamo anche su facebook, sempre con la stessa intestazione, vieni a trovarci.

      Elimina
  9. buonasera,innanzitutto complimenti per le foto e le notizie qui pubblicate su questa parte di genova. ho scoperto questo blog perche sto cercando di scoprire a cosa coorisponde un vecchio vico che a quanto pare ora non esiste più che si chiamava VICO RIVO TORBIDO. cercando e ricercando credo di aver capito che corrispondesse all'ultima porzione dell'attuale via Fieschi, cioè alla porzione di via fieschi che sbocca nell'attuale via XX settembre un tempo via Giulia.
    E' corretto? avete foto o notizie di questo VICO nel periodo di fine 1800? Siamo alla ricerca delle origini del nonno di mio marito che nacque in questo Vico nel 1888. Grazie. saluti.

    RispondiElimina
  10. ciao, "Anonimo" . La nostra "guida Pagano del 1900 riporta Via Rivo Torbido (via , non vico) da Piazza Ponticello a via XX Settembre ma le piantine allegate danno uno stazio vuoto intorno a via XX con la scritta "In Costruzione" quindi non abbiamo una cartina che possa mostrarla con precisione. Circa le foto, ne abbiamo già pubblicate due in questo blog (qui http://ceraunavoltagenova.blogspot.it/2013/10/piazza-ponticello.html) parlando di piazza Ponticello. Nello stesso post troverai anche la piantina di quella zona prima di via XX (primo fotogramma) "meno peggiore" di cui disponiamo. In questa piantina c'è segnata la strada da piazza ponticello a via Giulia. Se vieni a trovarci anche sul nostro gruppo Fb https://www.facebook.com/groups/gianfranco.curatolo/ e vai un pò indietro nel tempo troverai che di questo pezzetto di strada, oltre a noi, ne ha parlato anche Stefano Finauri. Se avrai la pazienza di seguirci su FB, fra qualche giorno, appena raccolto il materiale necessario, apriremo un dibattito sull'argomento che ti interessa e speriamo che gli interventi che certamente ne seguiranno portino maggiori informazioni.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. grazie infinite della pronta risposta!!!
      Mi iscrivero a facebook per seguirvi meglio!

      Elimina
    2. se non seigià iscritta a FB da tempo e quindi non conosci le sue regole devoo avvisarti che l'iscrizione a FB ti consente di vedere i post e di commentali in quanto siamo un "gruppo Pubblico. Ma se vuoi ricevere gli aggiornamenti automatici che ti avvertono ogniqualvolta viene pubblicato un nuovo post devi iscriverti al gruppo. In genere non accettiamo iscrizioni al gruppo da parte di persone appena iscritte su FB se non sono presentate da un altro componente del gruppo. Questo per evitare l'intrusioni di malintenzionati (prestasoldi, pornografi pubblicità e simili scocciatori). quindi , una volta su FB , se vuoi iscriverti al gruppo, devi darmi il nikname in modo che possa riconoscerti ed approvare il tuo ingresso nel gruppo. Quindi se vorrai,iscriverti al gruppo, mi trasmetterai il tuo nikname qui come commento a questo post . Spero essere stato chiaro, altrimenti non esitare a contattarmi ancora , ciao

      Elimina
  11. Su Fb sono Cinzia Laurino e ho inviato richiesta di iscrizione al vostro gruppo ieri. Grazie . Saluti

    RispondiElimina
  12. Però sul testo di topografia fisica di Canobbio del 1840 si parla di vico rivo torbido che parte da piazza ponticelli.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. una pubblicazione che non conosco, apro un post su Fb così potrai parlarcene tu.

      Elimina
    2. L'ho trovata su internet digitando vico rivo torbido.

      Elimina
  13. Dove si trovava Salita degli Orti di S.Andrea? Ho solo scoperto recentemente che vi nacque mia nonna paterna nel 1897, al numero 8. Mentre mio padre nacque nel 1920 in Vico Dritto di Ponticello al secondo piano di una casa visibile nelle foto d’epoca ( mio padre puntualizzava sempre “vicino alla casa di Colombo”).
    Potrebbe trattarsi della stessa casa con toponomastica cambiata? Grazie!

    RispondiElimina
  14. Grazie per la disponibilità e per le preziose, dettagliate informazioni presenti anche sulla pagina FB, che hanno risolto i miei dubbi.
    Ne approfitto per complimentarmi con lei per la sua competenza e per il suo meraviglioso blog, vera miniera di informazioni, grazie ancora!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie a lei per i complimenti, continui a seguirci ed a visitare il blog che è in continuo aggiornamento perchè anche noi, ogni giorno, impariamo qualcosa di nuovo. Cliccando sulle "etichette" , qui a destra, potrà scegliere gli argomenti di suo interesse.

      Elimina
  15. Grazie per questa Vostra stupenda iniziativa ricca di contenuti e antiche memorie, amo il centro storico nonostante il suo enorme mutamento, sono riuscito a vedere da ragazzino via madre di Dio ed è impressa nella mia memoria..... Ancora complimenti

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie a te per i complimenti. Cerchiamo di condividere quel poco che sappiamo per tener viva la memoria .
      Ciao

      Elimina
  16. Bellissima pagina che ho scoperto qualche tempo fa, complimenti. Io sono nato in Portoria, ma i miei nonni erano di Ravecca (via Ravecca per la precisione) ed ho sempre amato questa zona Ravecca,Cheullia, ma anche tutta Genova, e queste vostre ricerche mi entusiasmano perché mi raccontano cose che spesso nei libri che ho io non dicono; ancora grazie, Luciano.

    RispondiElimina
  17. Indicativamente in che anni sono iniziati i lavori di demolizione degli edifici di Vico Dritto Ponticello ? Grazie.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vico dritto Ponticello è stato distrutto in due fasi.
      La palazzata "a monte" è stata demolita per proma contestualmente alla collina e carcere di S.Andrea dal 1905 al 1907ca . In questa occasione è stata risparmiata solo la parte inferiore del caseggiato che conteneva la "Casa di Colombo"
      La palazzata "a mare" è rimasta al suo posto, abitata, fino al 1935 quando è stata demolita per la costruzione del quartire di piazza Dante (grattacieli e palazzi limitrofi) terminati nel 1939-40

      Elimina