domenica 11 febbraio 2018

P.D. CAMBIASO ed il PONTE DELLA LEGNA






Aspetti di Genova nelle Vedute di P. D. Cambiaso" - di P. D. Patrone & G. L. Blengino-





Sfogliando  "Aspetti di Genova nelle Vedute di P. D. Cambiaso" sono arrivato alla foto  "Ponte Legna",  e mi sono detto:   "si, ma quale "Ponte Legna"?.

Nella mia poca conoscenza del porto antico, di "Ponte della legna" o "Ponte dei legni", che dir si voglia, ne ho conosciuti almeno due.


Cito per primo quello con la denominazione più "antica" , riportato dalle mappe più antiche e descritto dal Poleggi
 
sec XIII da Una città portuale del Medioevo di Bianchi e E.Poleggi   ed. Sagep


Ma i nomi cambiano con il tempo ed a volte anche secondo la "destinazione d'uso" delle cose cui si riferiscono. 
Già nel XV secolo la rappresentazione dei moli e la loro denominazione era profondamente cambiata.

sec XV  da Una città portuale del Medioevo di Bianchi e E.Poleggi   ed. Sagep



Per le rappresentazioni successive il Poleggi smette di aiutarci e dobbiamo rivolgerci alla Mappa di Antonio Lafrery-Roma 1537- copia a stampa 1581 Palazzo Rosso...    Qui troviamo nuovamente il Ponte "de le Legna" (tra quello della Mercanzia e quello dei Chiavàri).






Ed eccoci al 1752 con una mappa militare già più volte pubblicata sul "Gruppo Omonimo" che ci mostra un ponte dei Legni che geograficamente coincide con il Ponte Calvi.  






E lo stesso dice il Brusco nel 1766 e lo copia il Guidotti nel 1769.  Ancora nel 1846 lo mostra  la mappa stampata dalla libreria Grondona,  confermata dalla Allodi del 1855, e Armanino del 1863. 

Libreria Grondona 1846



Mentre invece le mappe dal 1872 in poi tornano a definirlo "Ponte Calvi".  Forse che , da quel momento in poi, di legna se ne sbarcava meno o la si sbarcava altrove?  Sta di fatto che da allora in poi di ponti "della legna" non sentiamo più parlare.  Anche l'ex (ex) "Idroscalo", quando ci sbarchevamo i tronchi negli anni 60/80, lo chiamavamo "idroscalo" e basta.
 





Ma torniamo al Ponte Calvi:  come tale lo hanno bombardato gli "alleati" nel corso della WW2.

U.S. warmap 1943



E come tale lo ricordano, come me, tutti quelli che hanno frequentato il porto fino al 1990 quando il comune e Renzo Piano (bontà loro) hanno pensato bene di spazzar via dalla memoria collettiva della città secoli di attività e lavoro portuale, trasformando la zona in "attrazione turistica", con fast food ed un finto galeone.  (Noi avremmo conservato binari, gru e vecchi vagoni FS e ne avremmo fatto un polo museale del lavoro portuale, in abbinamento col vicino Museo del Mare).

Attingiamo quindi a piene mani dalla "memoria collettiva",  quella che dovrebbe rendere giustizia alle cose "perdute".  Per il ponte Calvi (Legna) abbiamo dovuto ricorrere ai "ritagli" in quanto la memoria collettiva non è stata generosa con questo molo, poco fotogenico in verità, che è stato poco ritratto in antico e poco fotografato in tempi moderni.  Abbiamo comunque trovato qualche "ritaglio"  sullo sfondo di altre cose più "fotogeniche" e ve lo proponiamo in ordine cronologico.

Qui in uno scorcio, visto da levante, dai disegni di Daniel Roberts, (1822), ancora con la sua "porta fortificata" sulle "murette" a protezione dell'ingresso in città, e l'altrettanto anacronistico magazzino fortificato sulla testata del molo. 





Qui, visto da ponente, in una stampa (1841?) in cui non sono riucito a decifrare autore ed incisore, postata sul gruppo omonimo da Pietro Cassani.





Ne abbiamo trovata anche una versione a colori di Carlo Bossoli del 1846 ca. 

da Paesaggio e Immagine di Genova - Ennio Poleggi - Sagep


Dettaglio da Robert Rive 1874 ca.

Foto Pubblicata sul web da Alberto Maria Di Salle

Come vedete, ravattando attentamente, un pò di buone immagini del Ponte della Legna, coetanee al disegno del Cambiaso, siamo riusciti a metterle insieme.
Purtroppo la "fantomatica legna", che avrebbe cambiato nome al Ponte Calvi per più di un secolo, non si vede proprio in nessuna delle immagini proposte.

Invece è stato più difficile trovare foto relativamente moderne di Ponte Calvi da che ha recuperato il suo nome in poi.

Per ora abbiamo questa, uno sfondo ingrandito alla meglio sul quale abbiamo indicato i particolari per una migliore individuazione  o , se preferite,  "un atto di fede" .