Sul 1942 a Genova vi sarebbero tante storie da raccontare: riunioni, assemblee, manifestazioni, discorsi, premiazioni, encomi, medaglie, funerali solenni.... già funerali... perchè si era in guerra e la gente moriva. Morivano i soldati sui vari fronti e la gente comune faceva sacrifici e tirava la cinghia sul "fronte interno". Di fame non si moriva, ma la fame era tanta e la "borsa nera" era ormai così comune che le gravi punizioni minacciate dalle "grida" della propaganda governativa non spaventavano più nessuno.
Si inauguravano i nuovi vagoni della ferrovia Genova-Casella
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Storia fotografica di Genova nella seconda guerra mondiale di Tito Tuvo Mondani editore vol2
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Si celebrava come ogni anno la festa degli alberi con gran concorso di autorità in divisa
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Si accoglievano gli "ospiti in visita" con esibizioni ginniche patriottiche.
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si confezionavano pacchi per i soldati al fronte
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Si organizzavano "miracolose pescate" propagandistiche con l'impiego di 52 barche da pesca e naturalmente il solito gerarca a raccogliere i complimenti
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Non mancavano iniziative religiose come la raccolta dell'olio per la lampada di Assisi
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E la processione annuale al Santuario di N.S.della Guardia
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E per fortuna d'estate arrivavano le angurie, che non erano razionate come i generi di prima necessità
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Ma per tutto il resto si raschiava il fondo del barile, in questo caso nel vero e letterale senso della parola. Parliamo del carbone, che la Germania ci mandava sempre in minor quantità e che era indispensabile per "mandare avanti la macchina bellica". Per cui si era arrivati a mandare i palombari a cercare il carbone caduto a mare durante i decenni precedenti nel corso dello sbarco per poi recuperarlo con le benne. Si dice che se ne siano così recuperate diverse migliaia di tonnellate.
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Storia Fotografica di Genova nella seconda guerra mondiale di Tito Tuvo Mondani editore vol 2 |
E poi foto su foto di manifestazioni, discorsi, premiazioni, propaganda etc di cui abbiamo messo già troppi esempi nelle "puntate precedenti". Così non vi tedieremo con altre immagini del genere, tutte simili fra loro e a quelle già mostrate. Mettiamo solo, una per tutte, la foto di Mario Appelius: "la voce" del regime.
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Così era quasi trascorso, il 1942, con la sua battaglia del grano, gli orti di guerra, la trebbiatura estiva in piazza della Vittoria ed un regime che si auto-celebrava in una quotidiana esaltazione di una guerra cui non credeva ormai più nessuno.
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Raccolta del Grano in Piazza verdi da: Genova nella seconda guerra mondiale di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2. |
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Trebbiatura in p.Verdi da :Genova nella seconda guerra mondiale di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2 |
Era quasi trascorso il 1942, senza altri bombardamenti alla città. I "nemici" avevano troppo da fare a tamponare le iniziative delle truppe dell'Asse sui vari fronti bellici per potersi occupare anche del "fronte interno" italiano.
Qui mi scuso con gli esperti del ramo se "semplifico", "a modo mio", volutamente esagerando, una situazione tattico/politica molto complessa e per molti versi ancora controversa.
Continuando a raccontarla "a modo mio" .... una cosa stava rapidamente cambiando.... la battaglia d'Inghilterra aveva fortemente indebolito l'areonautica tedesca ed ora gli anglo-americani erano i padroni dei cieli d'Europa.
Era giunto il momento per gli anglo-americani di passare al contrattacco su tutti i fronti e di ricambiare i "regali" che l'aviazione tedesca, col "piccolo ma sincero" contributo di quella italiana, aveva fatto alla popolazione inglese.
Il momento era giunto, ma ancora i genovesi non lo sapevano. Si celebravano le ricorrenze civili e religiose ed il 12 ottobre le scolaresche andavano a visitare, come di consueto la casa di Colombo.
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Mancavano giusto 10 giorni all'apocalisse ma quei bimbi allegri e spensierati non lo sapevano, e forse non lo sapevano nemmeno quelli che per mestiere avrebbero dovuto saperlo.... ma questa è un'altra storia, la storia della notte del 22 ottobre, che vi racconteremo nella prossima puntata.