bengala sulla città da : Genova nella seconda guerra mondiale di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2 |
22 ottobre 1942, una data che ormai pochi dei nostri lettori saranno in grado di ricordare.
Una data che a coloro che sono nati dopo la guerra non dice nulla di particolare; c'era la guerra, si ma... l'oscuramento, le bombe, i racconti dei veccchi.... si sa.... racconti....
Abbiamo fatto ormai l'abitudine a sentir parlare di guerra come di una cosa remota. La guerra in casa degli "altri" ci è fin troppo familiare ....... bosniaci, afgani, irakeni, africani, siriani....
Teatro Paganini in via Caffaro da: Genova nella seconda guerra mondiale di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2 |
Poi dai una occhiata a queste foto e provi un nodo alla gola, un magone.... vedi la guerra in casa tua, nei luoghi più cari, come è stata, come potrebbe essere ancora....
S.Maria in Passione da: Genova nella seconda guerra mondiale di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2 |
Ma non vogliamo spaventare nessuno, solo mostrare le fredde immagini di ciò che è stato, senza "colonna sonora". Senza le sirene, gli scoppi ,le grida, il fischio delle bombe, il rumore dei crolli.
Vico Casana da: Genova nella seconda guerra mondiale di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2 |
I genovesi avevano passato un 1942 abbastanza tranquillo: qualche falso allarme, qualche esercitazione, e tanta propaganda che voleva convincerli che la vittoria era vicina e le privazioni passate sarebbero presto finite in gloria.
Pammatone da : Genova nella seconda guerra mondiale di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2 |
Non sapevano che gli inglesi sarebbero presto passati al contrattacco e sarebbero stati proprio loro i primi ad assaggiare quel "menù di ferro e fuoco" che i tedeschi, con il "piccolo ma sincero" aiuto dell'aviazione italiana, avevano servito fino ad allora ai londinesi in primis ed agli inglesi in generale.
Pammatone da : Genova nella seconda guerra mondiale di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2 |
Un centinaio di aerei, partiti dall'Inghilterra, attraversarono ad alta quota Francia Svizzera e pianura padana. Arrivati su Genova, dall'altezza di 4000 metri, sganciarono poco meno di 200 tonnellate di bombe sul centro della città andandosene indisturbati e lasciandosi dietro una città in fiamme. Fiamme che in certi casi ardevano ancora il giorno dopo, in quanto erano stati usati spezzoni incendiari al fosforo.
Qui siamo in corso Sardegna e l'incendio è forse nel "nuovo" parco ferroviario di Brignole.
corso Sardegna da: Genova nella seconda guerra mondiale di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2 |
Biblioteca delle Missioni Urbane da: Genova nella seconda guerra mondiale di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2 |
Caricamento da: Genova nella seconda guerra mondiale di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2 |
Portici Caricamento da: Genova nella seconda guerra mondiale di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2 |
Caricamento da: Genova nella seconda guerra mondiale di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2 |
Pal. Ducale da: Genova nella seconda guerra mondiale di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2 |
Pal. Reale da: Genova nella seconda guerra mondiale di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2 |
Pal. Rosso da: Genova nella seconda guerra mondiale di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2 |
Pal. delle Torrette, fronte Tursi, da: Genova nella seconda guerra mondiale di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2 |
Villetta Di Negro da: Genova nella seconda guerra mondiale di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2 |
S.Agostino da: Genova nella seconda guerra mondiale di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2 |
S.Silvestro da: Genova nella seconda guerra mondiale di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2 |
Un'altra incursione si verificò la sera successiva, ma un denso strato di nuvole protesse la città e limitò i danni in quanto la maggior parte dei bombardieri ripiegarono sugli obbiettivi secondari provocando ingenti danni a Vado e Savona e gli altri scaricarono a casaccio da sopra le nuvole.
Ma, mentre la notte del 22 si erano contati 39 morti e circa 200 feriti, il bilancio del 23 ottobre fu molto più pesante. Infatti ben 354 persone perirono nella calca, capestati o soffocati, sui 112 gradini che scendevano al rifugio della galleria delle Grazie. Le cause dell'incidente non furono mai chiarite, forse la fretta, i gradini scivolosi (chi disse che i cancelli inferiori erano ancora chiusi)....
Le indagini "ufficiali" si conclusero con un nulla di fatto.
La scala della morte della galleria delle Grazie da: Genova nella seconda guerra mondiale di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2 |
Rifugio della Galleria delle Grazie da: Genova nella seconda guerra mondiale di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2 |
Quando doveva nascere mia sorella i miei genitori, che erano piemontesi, chiusero il panificio che avevano in Via della Maddalena e si rifugiarono nel paese nativo di mia mamma, dove nacque il 3 ottobre del 1942. Terminata la guerra appena le condizioni lo permisero ritornarono a Genova e ripresero l'attività, per fortuna nella zona tra Vico Angeli e Via Maddalena i bombardamenti non avevano colpito nulla. Io sono nata il 16 ottobre 1947 e abitando in via Caffaro ho subito incominciato a vedere le macerie del Teatro Paganini , che sono rimaste per tanto tempo ancora . La mia memoria di bimba però non ricorda Genova cosi distrutta, come dimostrano le foto, questo perchè con grande volontà e in breve tempo tutto fu velocemente ricostruito e in pochissimi anni Genova riacquisto il suo splendore. Oggi con grande dolore vedo Genova soffrire, chissà quanti mesi ancora passeranno prima che si possa realizzare il sogno di tutti. la ricostruzione veloce di un ponte che comunque non potrà migliorare le condizioni della autostrada per ovvi motivi di errori e valutazioni urbanistiche precedenti.
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