domenica 1 dicembre 2013

Piazza Principe



Uno strano destino lega le stazioni di Genova alle omonime vie o piazze : gli ingressi delle stazioni non danno sulle piazze o strade omonime , anche se non ne sono distanti.

Così è a Brignole, a Sampierdarena  (ed anche in tutte le stazioni minori con l'unica eccezione di Voltri).

E' così anche a Principe, dove l'entrata della stazione, anzichè sulla Piazza del Principe e su via Andrea Doria,  è stata realizzata sulla piazza Acquaverde.

Qui una "panoramica" della zona dal palazzo del principe a Piazza Acquaverde nel 1700

particolare dalla Pianta di Giacomo Brusco 1766 dalla raccolta del Giolfi a Palazzo Rosso, ufficio Belle Arti



A quei tempi la piazza del principe era uno spiazzo erboso "fuori porta" ai margini della città,  come ci mostrano le illustrazioni che seguono.

Piazza del Principe Del Pino-Piaggio da Medioevo demolito Genova 1860-1940 di C.D.Bozzo e M.Mercenaro ed. Pirella


Particolare a colori della immagine precedente. Lato levante: vediamo L'acquedotto del Principe ed il Bastione di  S.Michele -

 Immagine pubblicata su FB da Pier Giorgio Gagna

Particolare a colori della immagine precedente. Lato ponente: vediamo la "villa" del Principe, il giardino a monte con il Gigante e la chiesa di S. Rocco (senza il campanile)

Immagine pubblicata su FB da Elio Berneri



La stessa zona vista da "monte verso il mare" più o meno nella stessa epoca

 Immagine pubblicata su FB da Pier Giorgio Gagna





Dal 500 al 700 non era cambiato nulla, ma poi arrivò il 1800 e con esso "i tempi moderni"... rivoluzioni, Buonaparte ed infine i  Savoia .

Qui vediamo la Piazza del Principe con il primo "taglio" delle mura già effettuato all'epoca della costruzione della "carrettiera Carlo Alberto" (1831)

Carta Topografica della Città di Genova ed. Grondona 1846 - di proprietà degli autori



Nel 1853 la ferrovia passò i suoi binari sui giardini della Villa del Principe, sventrò le mura della città, sbancò la collina creandovi una profonda ferita, approfondita nel corso degli anni man mano che venivano aggiunti nuovi binari.
Anche la Porta San Tommaso, così come la Chiesa di  San Tommaso vennero cancellate dalle opere contemporanee o successive alla ferrovia: l'ampliamento del porto e  la creazione ed i successivi ampliamenti della Stazione Marittima.



Nasceva quindi un quartiere tutto nuovo in cui la Villa del Principe, mutilata dei suoi giardini a monte e del suo prospetto sul mare, cercava una nuova collocazione rischiando di venir soffocata dalle nuove strutture.

Qui la cartina del TCI del 1916 ci mostra la Stazione, il Miramare (segnato ma non menzionato , fra la staz. funicolare ed il Gigante).  C'è anche l'Ammazzatoio (macello) tra la funicolare e la Stazione Principe.

particolare della caritina del TCI   del 1916



Questa foto non è datata ma ci sembra la più antica fra quelle che abbiamo di Piazza del Principe. Tolozzi non metteva mai una data ... quindi possiamo solo supporre che la foto sia degli ultimi anni del 1800 in quanto mancano gli edifici del 1900 come il Miramare.

Vediamo a sinistra il Palazzo del Principe con sopra il parco a monte ed il "Gigante" , statua Andrea Doria "nei panni" di Giove alla base della quale era stato sepolto il cane prediletto da Giovanni Andrea Doria.
Sopra il Gigante vediamo la chiesa di San Rocco con a sinistra la chiesa di San  Francesco da Paola.
La zona non è ancora edificata e si possono notare le due torrette  simmetriche rispetto al Gigante che contrassegnavano il confine superiore del parco.

In basso vediamo edifici precari, forse pertinenti ad attività ferroviarie al servizio del porto.
Gli edifici  a sinistra, che delimitano la villa, persa la loro funzione iniziale, erano stati "messi a reddito" ed affittati ad imprese commerciali fra le quali notiamo l'insegna di una nota  casa di spedizione

Sulla destra vediamo la Piazza del Principe con la statua dedicata al Duca di Galliera e la Stazione Principe.  Più sopra la sagoma dell'ammazzatoio che abbiamo visto nella cartina del TCI del 1916.

copertina di pubblicazione periodica -  ed.  Tolozzi



Anche questa immagine non è datata ma ci sembra appena successiva alla precedente  ma c'è già il Miramare (inaugurato nel 1908). 

Strana è la sistemazione della piazza:  con i binari del tram che girano attorno all' isola centrale  alberata e fornita di panchine, statua con fontanella, edicola, orinatoio.... (tutti i conforts....)

Vediamo infatti in primo piano la statua con fontanella del poeta e drammaturgo Nicolò Bacigalupo cui sta bevendo un bambino.
Davanti al Palazzo del Principe vediamo un tram elettrico e due carri merci trainati dai cavalli.

I binari curvano a destra per fare il giro della piazza e tornare verso piazza Acquaverde.
Infatti sulla destra, seminascosta dagli alberi, vediamo una vettura tramviaria proprio in corrispondenza del calesse che percorre la salita di via Lagaccio.
Non riusciamo a spiegare la striscia nera che corre parallela al marciapiede e che ad un certo punto (in basso) sembra incrociare i binari.

cartolina - ed. ENIT  - non circolata


In questa immagine del 1930 vediamo la piazza, il palazzo del Principe, il Miramare, ed in primo piano il monumento al Duca di Galliera eretto nel 1896 in ricordo del suo munifico dono a favore del porto di Genova.
Il monumento è stato smontato nel 1989 durante i lavori per la Metropolitana  ed é oggi un fase di restauro.

cartolina - ed non rilevato -  sped 1933


Una veduta di via Andrea Doria e del Miramare.
Sulla destra la Stazione e l'imbocco di via Lagaccio.
Notiamo due piccoli autobus sulla destra mentre a sinistra sta arrivando un tram.
L' Isola Pedonale alberata ci appare spostata  sulla sinistra rispetto alla prima foto.

cartolina  -  ed. IGDA Novara  -  non circolata


Siamo nel 1934, c'è già la nuova Stazione Marittima, e vediamo via Fanti D'Italia in primo piano.
Sulla sinistra, fuori campo, c'è il Palazzo del Principe.

Il monumento al Duca di Galliera si confonde sullo sfondo alberato di Piazza del Principe e dell'antiestetico profilo laterale della stazione e dell'orrendo muraglione che la sovrasta.

Comprendete ora quando diciamo che questi luoghi avrebbero meritato una "quinta" migliore ?

Alla "quinta migliore" ci pensa, a suo modo,  il "regime" di allora  regalandoci, in cima al muraglione della ferrovia,  la massiccia mole della scuola Duca degli Abruzzi  e l'alta torre della "Casa Littoria" Enrico Toti.
Due regali di breve durata. Infatti sono stati costruiti nella prima metà degli anni 30 e distrutti a fine anni 30 per l'allargamento del parco ferroviario della stazione.  Abbiamo smesso di contare quante volte è stato rifatto quel muraglione... (fare e disfare... che bel lavorare).

(della serie: "peggio di così" ... si può, si può,  certo che si può.... al peggio non c'è mai fine....)

cartolina - ed. Fotocelere Torino - non circolata



Ed ecco una immagine vista dalla prospettiva opposta in una foto scattata dal Miramare.
Vediamo via e piazza del Principe, il palazzo della Dogana, il Silos ed in basso a destra un edificio di pertinenza della Villa del Principe.

Anche se la cartolina non è datata, si tratta di uno scatto abbastanza moderno in quanto vediamo sullo sfondo il grattacielo piccolo di piazza Dante che, insieme ad altri particolari della foto, ci porterebbe a dire che siamo nel 1936-1937.

cartolina - ed Superfoto - non circolata




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