Ho letto che per certi versi sembrano opera di maestranze pisane, per altri particolari potrebbero attibuirsi a maestranze lombardo-provenzali. E qui mi fermo perchè leggerete da soli il testo allegato.
Leoni viaggiatori,
dicevamo, perchè hanno "traslocato" più volte di noi, ed anche questo potrete leggerlo
da voi, inutile ripetere facendo finta che è farina del nostro sacco (sacco aimè penosamente vuoto quando si tatta di questi argomenti).
Quindi alleghiamo il testo tratto del libro ""VirginiaCenturioneBracelli"" di Gianluigi e Riccardo Magaglio-Edisigma editore-Genova:
Ora ne sapete quanto noi, non ci resta che mostrarvi le foto:
Ed ecco i due leoni, con le loro pesanti colonne nella attuale ambientazione, al museo di S.Agostino.
Dove erano collocati in origine questi leoni? Quasi sicuramente all'entrata sud della basilica di S.Siro.
5-Come mai lo sappiamo? C'è un affresco nella chiesa, sopra l'altar maggiore, che lo dimostra, qui in B/N sotto la freccia rossa.
In un certo momomento i leoni spariscono e li ritroviamo nel convento delle Brignoline, in Montesano. Non abbiamo la foto della loro collocazione interna e ci limitiamo ad una immagine dell'esterno del complesso.
Le Brignoline ricevono dalle Ferrovie l'ingiunzione di demolizione del loro complesso e si trasferiscono nel nuovo monastero a Marassi portandosi dietro leoni e colonne.
Ma le suore non sanno dove metterle e così le affidano al comune che le "posteggia" prima all'Accademia Ligustica di Belle Arti.
Quindi nella ex chiesa/deposito di S.Agostino,
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