venerdì 3 aprile 2020

La fine di una Repubblica 1797-1815 - 6







Nella precedente puntata eravamo arrivati al 1802, con la "mezza restaurazione" voluta da Napoleone che si stava riappacificando con la nobiltà mediante la concessione  dell'immunità generale, la restituzione dei beni confiscati in cambio di un pagamento del 15% del loro valore, ed il ritorno di un "nuovo Doge" a capo della repubblica.
In compenso il controllo francese su tutte le attività, inclusa la censura, era totale e capillare.


-Andrea_Appiani_(1754-1817)_Ritratto_di_Napoleone_Bonaparte, re d'Italia,_Pinacoteca_Ambrosiana,_Milano

Nel 1803 si ricostituiva l'Università degli Studi di Genova, istituzione che era rimasta sospesa dalla "rivoluzione" in poi.

stampa a cura di  Giolfi-Torricelli 1769  da LA MIA TERRA omaggio del Secole XIX- 1981-  (oggi ex biblioteca)


Si cercava di pacificare gli animi preparando l'annessione diretta alla Francia ed il passaggio di Napoleone da "presidente della Repubblica Italiana" (1802) a "Re d'Italia" , conclusisi con la "singolare incoronazione" del 1805  (Dio me l'ha data, guai a chi la tocca).

Incoronazione di Napoleone a Milano - Appiani -  wikipedia


Il 1805 fu per Genova un anno cruciale, con l'annessione "plebiscitaria" alla Francia con 4500 voti favorevoli e 28 contrari.  I giacobini più accesi erano già da tempo in esilio e quelli rimasti sono prudentemente rimasti ben chiusi in casa.

Napoleone_Bonaparte_re_d'Italia - wikipedia


La rivoluzione era praticamente finita fin dal 1800 ed ora se ne sanciva la definitiva cancellazione.
Il ceto borghese abbiente aveva ottenuto indubbi vantaggi economici e possibilità di carriera, il tutto facilitato dalla modernizzazione dello stato e dalle nuove leggi (Codice Napoleonico)

da wikipedia



Il porto ora lavorava a discreto ritmo, ma princialmente al servizio delle necessità militari

Da: La Meravigliosa Storia Di Genova-Dal 1797 ai Nostri Giorni - Maurizio Lamponi -Mondani edit.



La nobiltà aveva salvato la "testa" e buona parte dei beni ed entrava a pieno titolo nella nuova nobiltà dell'impero con interessanti possibilità di carriera e di affari. Il Doge  Girolamo Luigi Durazzo fu contento di dimettersi dal suo effimero incarico in cambio della nomina a "Prefetto del Dipartimento di Genova" e poi a senatore dell'Impero.



Il clero invece ne era uscito fortemente impoverito, privato dei precedenti cespiti e  privilegi e diminuito nelle sue prerogative e funzioni civili (anagrafe, scuola, etc) in quanto il Concordato imposto al Papa Pio VII metteva praticamente la chiesa al servizio dello stato.

Gérard_-_Signature_du_Concordat_entre_la_France_et_le_Saint-Siège,_le_15_juillet_1801 - wikipedia -


E il popolo minuto?  Ah c'è anche il popolino... , quasi dimenticavo... per il Popolo facciamo subito una bella "coscrizione obbligatoria", così teniamo la gente occupata a marciare, diminuiamo la disoccupazione,  e ci prepariamo un bel pò di "carne da cannone" già vestita ed addestrata per la prossima guerra.

Da: La Meravigliosa Storia Di Genova-Dal 1797 ai Nostri Giorni - Maurizio Lamponi -Mondani edit.

E' scritto piccolo? Si vede male? Non si legge? Mica dovete leggere... , dovete solo firmare il modulo d'arruolamento, e poi marciare e morire per la gloria dell'impero.



Per gli artigiani c'era invece abbondante lavoro

Da: La Meravigliosa Storia Di Genova-Dal 1797 ai Nostri Giorni - Maurizio Lamponi -Mondani edit.




 Nelle fabbriche di cannoni alloggiate nel ex Monastero di San Tommaso



da: Il porto di Gemova - Antiche Carte - Rubra S.r.l.



E  nei cantieri navali alla Foce, nei quali si costruivano 3 navi alla volta e si programmava di aggiungere altri due scali di costruzione

Il porto di Gemova - Antiche Carte - Rubra S.r.l.



""" Come vedete Io,  Napoleone, Imperatore dei francesi e Re d'Italia, avevo pensato a tutti.
Ho messo anche da parte un pò di piombo per i giacobini superstiti;  Io mica mi dimentico degli amici... """













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