domenica 3 maggio 2015

Via Assarotti , Corvetto e Manin




Manin, Assarotti, Corvetto, Roma = un allineamento perfetto

Google Map



Sembra un controsenso, ma la costruzione di via Assarotti è antecedente a quella delle due piazze poste alla sua estremità: piazza Corvetto e Piazza Manin.

Passi per Piazza Manin, posta il alto perchè, venendo dal centro, bisogna percorrerere via Assarotti per arrivarci.... ma, Piazza Corvetto.... ?? 
Beh, quando è stata contruita via Assarotti piazza Corvetto non c'era ancora.
Andiamo allora a vedere il perchè, andando un pò indietro nel tempo e troviamo la nostra solita cartina  topografica del Grondona del 1846 e la confrontiamo con la mappa del TCI del 1916.




Scendendo nel dettaglio vediamo che la Passeggiata dell'Acquasola era stata prolungata fino alla Villetta DiNegro, seguendo il tracciato delle mura cinquecentesche. Circa a metà di queste mura due scalinate convergenti in discesa conducevano ad una porta (sotterranea) che dava accesso all'esterno. Più a monte c'erano solo tre crose costeggiate da rare ville e case rurali.
In effetti la costruzione delle mura seicentesche non aveva portato ad un ampliamento della città edificata, che fino a metà del 1800,  era rimasta compressa nel perimetro delle mura precedenti, con l'unica eccezione dell'Albergo dei Poveri, in corso Carbonara.
Carta Topografica della Città di Genova ed. Grondona 1846 


Anche via Roma non è segnata nella cartina precedente.  Infatti verrà realizzata tra il 1866 ed il 1867, mentre i lavori per la costruzione di via Assarotti iniziano nel 1848, dopo una "gestazione" di 23 anni dal primitivo progetto del Barabino del 1825.

1879 Pianta topografica della città di Genova di S.Muggiani



Come dicevamo, nel 1870  piazza Corvetto non c'era ancora come ci conferma questa veduta del 1870, dalla villetta Di Negro verso l'Acquasola.
Al centro, sullo sfondo, l'Acquasola con al centro villa Serra (con torretta) ancora esistente.
La passeggiata in primo piano è la parte  demolita per far posto alla piazza .
A destra il centro città,  a sinistra la parte a monte.

Cartolina non circolata (ristampa di Mangini)



La muraglia con il "prolungamento" dei giardini dell'Acquasola resistette fino al 1875 quando uniziarono i lavori di spianamento, terminati nel 1877, che diedero luogo alla creazione della piazza Corvetto.
Ed ecco piazza Corvetto, (nel periodo dal 1877 al 1886) quasi simile a come la vediamo oggi; manca il monumento equestre e le aiuole sono diverse ma i muraglioni sono spariti ed ora via Roma e via Assarotti sono in asse, con un colpo d'occhio stupendo.

Cartolina non circolata -  edit. Dossi e Bolognini



Nella foto che segue (1873ca) vediamo due particolari ormai scomparsi:
1) Sul fondo il muraglione con i giardini occupa ancora il posto della futura piazza Corvetto
2) A metà della strada vi sono due rampe, ora scomparse, che coprivano il sifone dell'acquedotto che all'epoca percorreva questo tratto. In un primo tempo l'acquedotto ebbe un percorso provvisorio passando sopra la strada all'altezza della sommità delle due rampe. In un secondo tempo le acque vennero incanalate in un sifone in tubi di ghisa che passavano sulle rampe e sotto via .Assarotti.
In seguito, con la realizzazione della Circonvallazione a Monte, l'acquedotto fu deviato su questo nuovo percorso e le due rampe furono smantellate  (e ci costruirono altri due palazzi).

v. Assarotti da LA CIRCONVALLAZIONE A MONTE di R.Luccardini -  ed. SAGEP


Qui vediamo via .Assarotti dalle mura dei giardini, non ancora smantellati.
Sullo sfondo il muraglione di piazza Manin.

v. Assarotti 1873ca - da LA CIRCONVALLAZIONE A MONTE di R.Luccardini -  ed. SAGEP
La strada è stata costruita in due tronconi successivi con la carreggiata a ciotoli ed i marciapiedi in lastre di arenaria (il tratto superiore è stato collaudato ed aperto al traffico nel 1861). Ma la parte bassa si è danneggiata già nei primi anni, a causa del passaggio continuo dei pesanti carri, con le ruote cerchiate in ferro, che portavano in giù materiale di sterro ed in su materiali da costruzione. Così, nel 1869, è stato necessario rifare la carreggiata centrale della parte bassa con lastre di pietra mentre sui lati è rimasta la pavimentazione a ciotoli. La parte alta, più recente e meno trafficata è rimasta interamente a ciotoli, così al tempo delle foto (1870/75) la via si presentava contemporaneamente con due tipi di pavimentazione diversi.

Poi a Corvetto arrivò il monumento a Mazzini (1882) seguito da quello del re a cavallo (1886)

Cartolina fine 1800 edita da Rosenberger



Infine arrivò il tram elettrico. Era il 1893, e la Società Tranvie Elettriche e Funicolari inaugurò la prima linea tranviaria da piazza Corvetto a Manin.  Il servizio venne funestato da alcuni incidenti a causa della inadeguatezza dell'impianto frenante, subito perfezionato e potenziato per reggere lo stress della discesa.  Qui abbiamo una foto storica del primo tram in prova su questa linea nel 1893.

da: Storia del Trasporto Pubblico a Genova - AMT - Sagep



Una immagine più tarda (1895ca) da una cartolina di J.Neer ci mostra anche la chiesa della Immacolata Concezione, edificata dopo numerose diatribe in Consiglio Comunale in quanto il piano regolatore prevedeva solo "edifici di civile abitazione" e fu necessario un nuovo "Regio Decreto" emesso nel 1856 per permetterne la costruzione. (notare i binari del tram, e la linea di alimentazione elettrica)

v. Assarotti da LA CIRCONVALLAZIONE A MONTE di R.Luccardini -  ed. SAGEP






E piazza Manin? arriva anche lei da buona ultima.  La vediamo nella foto che segue, un pò "grezza" e non finita e non pavimentata.  Dalla grandezza degli alberi sembrerebbe sia stata appena piantumata.
Eppure l'abbiamo presa dal Bollettino Municipale del 1929... senza didascalie. Ve la  "vendiamo" col beneficio del dubbio come ultimo decennio del 1800.  Se ci sbagliamo ci correggerete.

 da LA GRANDE GENOVA - BOLLETTINO MUNICIPALE 1929


Dalla grandezza degli alberi si direbbe che questa foto è nettamente posteriore alla precedente. Guarda verso via Assarotti e mostra l'ultimo palazzo di via Assarotti in costruzione. Di questo palzzo non abbiamo la data di costruzione ma siamo sicuri che risalga a dopo il 1895 (data di un documento in cui si "liberava" il terreno per la costruzione.

da "Genova scomparsa" edito da Mondani





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