venerdì 27 marzo 2020

La fine di una Repubblica 1797-1815 - 1


1797 in piazza Acquaverde si brucia il libro d'oro della nobiltà - foto di Marco Cazzulo


Il titolo si spiegherà da se leggendo il riassunto di un periodo cruciale per la storia di Genova.
Ma la storia di Genova e tutta fatta di periodi cruciali, ovvero tragici, eroici, euforici o disperati.
Genova ed i genovesi sono il prodotto di questa storia, mai pacifica, mai tranquilla e serena.

Scusate la considerazione precedente ed iniziamo la cronaca.
Era il maggio 1797 , l'esempio della Francia rivoluzionaria aveva acceso le speranze dei Giacobini nostrani di rovesciare le obsolete istituzioni della Repubblica Aristocratica ed instaurare una repubblica "popolare" sulla falsariga di quella francese.

da: Nobiltà e Patriziato nella Antica Repubblica Genovese - Gian Francesco Bernabò Di Negro+Gian Marino Delle Piane


Chiariamo il concetto:  "popolare" non nel senso di dare il potere al "popolo minuto" ignorante e analfabeta, ma al "ceto borghese" ormai emergente (intellettuali, commercianti, imprenditori, avvocati e funzionari), che considerava ingiusto non poter accedere alle "leve del potere" riservate per legge ad un ristretto numero di nobili (a volte incapaci) pervicacemente inchiodati alle loro poltrone.

In questo quadro, di una Liguria in fermento, si inserisce Napoleone Buonaparte, che si apprestava a riprendere in forze la sua "Campagna d'Italia".

Napoleone giovane - foto dal web


Contando sull'appoggio francese, il 22 maggio, i giacobini si armano ed iniziano la sollevazione che però  piene bloccata per l'intervento dei "Viva Maria", armati dai fautori del "vecchio regime", che catturano parecchi rivoltosi e, sopratutto, imprigionano i cittadini francesi presenti in città, come presunti sobillatori dei rivoltosi.

Il Palazzo Ducale, allora ancora fortificato dalla "cortina" - da Strade Ritrovate - Reg.Liguria


Questo dà motivo a Napoleone di emettere un ultimatum a quale il Doge non può opporsi, e quindi inizia a trattare.  Così il 6 giugno muore la Repubblica Aristocratica Genovese e nasce la "Repubblica Democratica Ligure", senza troppi cambiamenti iniziali di facciata. Infatti il "deposto Doge" Giacomo Maria Brignole,  ne diventava il "Presidente del Consiglio".  "Consiglio" però dove i nobili sono in netta minoranza.




Cambiava invece, sostanzialmente e definitivamente, lo "status" della Città, che in pratica perdeva quel giorno la sua indipendenza, diventando una specie di "protettorato francese". Infatti c'era un "commissario" francese che deteneva il reale potere politico e militare ed una guarnigione francese messa "a protezione della nuova Repubblica" ed a spese dei genovesi.  In realtà era un "esercito di occupazione" che garantiva Napoleone e la sua "logistica" da possibili "ripensamenti" dei Genovesi.

Il progetto della Nuova Costituzione - da La Meravigliosa Storia Di Genova-Dal 1797 ai Nostri Giorni - Maurizio Lamponi -Mondani edit.


Senza sparare un colpo di cannone Napoleone aveva "conquistato" il maggior porto italiano, perfetta base logistica per la sua "Campagna d'Italia" ed, insieme a Genova, tutta la Liguria dove mateneva un esercito di 20 mila soldati a spese dei liguri stessi. Scusate il termine: una vera "genialata",  che però ai Liguri tutti ed ai Genovesi in particolare, costerà lacrime, fame, malattie, distruzioni e sangue.
E non trascuriamo il costo economico, in quanto la Francia ci presentò un "conto spese Militari" che nemmeno la confisca e vendita delle proprietà ecclesiastiche riuscì a pagare (ma di questo parlemo ancora).

Allegoria della Libertà 1797 - da La Meravigliosa Storia Di Genova-Dal 1797 ai Nostri Giorni - Maurizio Lamponi -Mondani edit.

14 giugno 1797 si brucia il "Libro della Nobiltà" in piazza Acquaverde - La Meravigliosa Storia Di Genova-Dal 1797 ai Nostri Giorni - Maurizio Lamponi -Mondani edit.

Siamo appena all'inizio della storia che richiederà diverse altre "puntate" e chiudiamo qui questo paragrafo con le feste popolari con cui venne allietato il popolo per dimostrargli quanto era bello il "nuovo regime".

L'erezione dell'Albero della Libertà - foto dal web



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