lunedì 30 marzo 2020

La fine di una Repubblica 1797-1815 - 4




1800  Veduta del Borgo di S. Pier d’Arena sulla riviera del Fiume "Polcevera” disegnata dal vero dal Cittadino Salucci, Ufficiale Toscano - durante l'assedio di Genova  - Acquerello-

immagine pubblicata sul web da Alberto Maria Di Salle



Abbiamo visto finora la nascita della Repubblica Democratica e la sua affermazione, grazie all'appoggio dell'esercito francese e  nonostante l'opposizine della nobiltà terriera e del clero del contado.
I primi due anni sono trascorsi tra feste popolari e difficoltà finanziarie che non sono state risolte neppure con la confisca dei beni ecclesiastici.
Era stata una rivoluzione anomala, quasi incruenta, appoggiata da parte del clero cittadino, sopportata e benedetta (a denti stretti) dal vescovo locale. Una rivoluzione che aveva visto la partecipazione di parecchi elementi della nobiltà cittadina, specie nella persona dei giovani figli cadetti, che avevano subito il fascino delle nuove idee e che avevano meno da perdere nella loro messa in pratica, mentre i "patriarchi", chiusi nei loro palazzi, attendevano pazienti gli sviluppi del caso, forti delle loro relazioni e della loro influenza in tutti i ceti sociali.

Piazza del Principe Doria - chissà come l'avevano battezzata i Giacobini? -  Da: La Meravigliosa Storia Di Genova-Dal 1797 ai Nostri Giorni - Maurizio Lamponi -Mondani edit. -  Autore non citato.


Insomma, nonostante qualche "incidente", finora ai genovesi era andata "di lusso", da una parte le feste e bisboccie, dall'altra tasse esagerate e stagnazione economica, ma la vita continuava a scorrere senza troppe scosse.
I genovesi si sentivano dalla parte vincente (Napoleone) e pensavano che la situazione sarebbe presto migliorata.

I francesi si esercitavano alla guerra ed i borghesi passeggiavano tranquilli e soddisfatti  nella "Piazza della Libertà".

Da: La Meravigliosa Storia Di Genova-Dal 1797 ai Nostri Giorni - Maurizio Lamponi -Mondani edit. - ma ho usato la foto di Alberto Maria Di Salle che riprendeva un campo più largo.


Invece il 1798 fu l'inizio di un periodo negativo. La disfatta della flotta Francese ad Abukir fu seguita dalle sconfitte dell'armata francese sul Trebbia e Novi Ligure, che costrinsero Massena ad arroccarsi a Genova, assediato dagli autro-piemontesi che premevano dai monti e dalla flotta inglese che bloccava il porto dal mare.

Intanto il debito dei Genovesi per la "protezione" francese cresceva, in maniera proporzionale ai rovesci bellici dell'armée,   e nel 1799 era arrivato alla "fantastica" cifra di 20 milioni di lire.

Il 7 dicembre 1799 l'inizio dei guai fu preannunciato dallo scioglimento del "Direttorio" ed i francesi assunsero direttamente il potere tramite un "collegio" di 9 membri di loro nomina.

Senza rifornimenti, con solo 12mila soldati contro 40 mila autriaci Massena resistette il più a lungo possibile per dare tempo a Napoleone di riorganizzare l'esercito e tornare in Italia.

Bombardamento notturno da parte delle navi Inglesi - Foto Umberto Basevi


Gli austriaci, promettendo libertà, indipendenza e prosperità, ottennero anche l'appoggio di molti valligiani, che già prima avevano espresso, con le sollevazioni dei "viva Maria", la propia avversione per le idee giacobine.  Li armarono e li organizzarono in brigate di supporto.

Da: La Meravigliosa Storia Di Genova-Dal 1797 ai Nostri Giorni - Maurizio Lamponi -Mondani edit.


Qui di seguito un proclama austriaco. Chissà perchè "tutti" ci amavano e volevano proteggerci e liberarci, ma nel frattempo, per il nostro bene, non ci lasciavano vivere in pace, ci affamavano e ci prendevano a cannonate.

Da: La Meravigliosa Storia Di Genova-Dal 1797 ai Nostri Giorni - Maurizio Lamponi -Mondani edit.
Entrambi gli eserciti si trincerarono. Attacchi, contrattacchi sortite e colpi da mano, si susseguirono per mesi con gran spargimento di sangue da entrambe le parti.

Da: La Meravigliosa Storia Di Genova-Dal 1797 ai Nostri Giorni - Maurizio Lamponi -Mondani edit.


Dal punto di vista militare si era giunti ad una fase di stallo, ma a Genova, una volta divorati cani, gatti, topi e pipisrelli, la fame ed il colera fecero più vittime  dei proiettili austriaci. (le fonti parlano di 15 mila civili morti di fame e malattie)

1800 - Bardi inc. - mappa trinceramenti francesi (Alberto Maria Di Salle)
Il blocco navale inglese da: La Meravigliosa Storia Di Genova-Dal 1797 ai Nostri Giorni - Maurizio Lamponi -Mondani edit



Di fronte alla prospettiva di una strage per inedia, e pressato dalla popolazione civile, Massena riusci a negoziare la resa che prevedeva l'immunità per la guardia nazionale ed i civili genovesi che avevano combattuto a favore dei francesi.   Era il pomeriggio del 4 giugno, sul ponte di Cornigliano.

Massena firma la resa - Da: La Meravigliosa Storia Di Genova-Dal 1797 ai Nostri Giorni - Maurizio Lamponi -Mondani edit.
Il giorno seguente i circa 4000 francesi superstiti sfilavano in armi fra i reggimenti austriaci silenziosamente schierati e si imbarcavano per Nizza  su cinque navi corsare genovesi. L'imbarco veniva salutato dalle salve di cannone dei forti, ormai in mano austriaca.




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