venerdì 25 marzo 2016

Genova - una città in guerra - parte 13a - 22 ottobre 1942








bengala sulla città da : Genova nella seconda guerra mondiale di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2



22 ottobre 1942, una data che ormai pochi dei nostri lettori saranno in grado di ricordare.
Una data che a coloro che sono nati dopo la guerra non dice nulla di particolare; c'era la guerra,          si ma... l'oscuramento, le bombe, i racconti dei veccchi.... si sa.... racconti....
Abbiamo fatto ormai l'abitudine a sentir parlare di guerra come di una cosa remota. La guerra in casa degli "altri" ci è fin troppo familiare  ....... bosniaci, afgani, irakeni, africani, siriani....

Teatro Paganini in via Caffaro  da: Genova nella seconda guerra mondiale di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2


Poi dai una occhiata a queste foto e provi un nodo alla gola, un magone.... vedi la guerra in casa tua, nei luoghi più cari, come è stata, come potrebbe essere ancora....

S.Maria in Passione da:  Genova nella seconda guerra mondiale di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2


Ma non vogliamo spaventare nessuno, solo mostrare le fredde immagini di ciò che è stato, senza "colonna sonora". Senza le sirene, gli scoppi ,le grida, il fischio delle bombe, il rumore dei crolli.

Vico Casana da: Genova nella seconda guerra mondiale di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2


I genovesi avevano passato un 1942 abbastanza tranquillo: qualche falso allarme, qualche esercitazione, e tanta propaganda che voleva convincerli che la vittoria era vicina e le privazioni passate sarebbero presto finite in gloria.

Pammatone da : Genova nella seconda guerra mondiale di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2


Non sapevano che gli inglesi sarebbero presto passati al contrattacco e sarebbero stati proprio loro i primi ad assaggiare quel "menù di ferro e fuoco" che i tedeschi, con il "piccolo ma sincero" aiuto dell'aviazione italiana, avevano servito fino ad allora ai londinesi in primis ed agli inglesi in generale.

Pammatone da : Genova nella seconda guerra mondiale di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2


Un centinaio di aerei, partiti dall'Inghilterra, attraversarono ad alta quota Francia Svizzera e pianura padana. Arrivati su Genova, dall'altezza di 4000 metri, sganciarono poco meno di 200 tonnellate di bombe sul centro della città andandosene indisturbati e lasciandosi dietro una città in fiamme.  Fiamme che in certi casi ardevano ancora il giorno dopo, in quanto erano stati usati spezzoni incendiari al fosforo.
Qui siamo in corso Sardegna e l'incendio è forse nel "nuovo" parco ferroviario di Brignole.

corso Sardegna da:  Genova nella seconda guerra mondiale di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2

Biblioteca delle Missioni Urbane da: Genova nella seconda guerra mondiale di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2


Caricamento da: Genova nella seconda guerra mondiale di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2


Portici Caricamento da: Genova nella seconda guerra mondiale di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2


Caricamento da: Genova nella seconda guerra mondiale di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2



Pal. Ducale da: Genova nella seconda guerra mondiale di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2

Pal. Reale da: Genova nella seconda guerra mondiale di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2




Pal. Rosso da: Genova nella seconda guerra mondiale di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2



Pal. delle Torrette, fronte Tursi, da:  Genova nella seconda guerra mondiale di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2


Villetta Di Negro da: Genova nella seconda guerra mondiale di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2


S.Agostino da: Genova nella seconda guerra mondiale di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2


S.Silvestro da: Genova nella seconda guerra mondiale di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2



Un'altra incursione si verificò la sera successiva, ma un denso strato di nuvole protesse la città e limitò i danni in quanto la maggior parte dei bombardieri ripiegarono sugli obbiettivi secondari provocando ingenti danni a Vado e Savona e gli altri scaricarono a casaccio da sopra le nuvole.

Ma, mentre la notte del 22 si erano contati 39  morti e circa 200 feriti, il bilancio del 23 ottobre fu molto più pesante. Infatti ben 354 persone perirono nella calca, capestati o soffocati, sui 112 gradini che scendevano al rifugio della galleria delle Grazie. Le cause dell'incidente non furono mai chiarite, forse la fretta, i gradini scivolosi (chi disse che i cancelli inferiori erano ancora chiusi)....
Le indagini "ufficiali" si conclusero con un nulla di fatto.

La scala della morte della galleria delle Grazie  da: Genova nella seconda guerra mondiale di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2

Rifugio della Galleria delle Grazie da: Genova nella seconda guerra mondiale di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2









mercoledì 23 marzo 2016

Genova, una città in guerra parte 12a - 1942





Sul 1942 a Genova vi sarebbero tante storie da raccontare: riunioni, assemblee, manifestazioni, discorsi, premiazioni, encomi, medaglie, funerali solenni.... già funerali... perchè si era in guerra e la gente moriva. Morivano i soldati sui vari fronti e la gente comune faceva sacrifici e tirava la cinghia sul "fronte interno".   Di fame non si moriva, ma la fame era tanta e la "borsa nera" era ormai così comune che le gravi punizioni minacciate dalle "grida"  della propaganda governativa non spaventavano più nessuno.

Si inauguravano i nuovi vagoni della ferrovia Genova-Casella

Storia fotografica di Genova nella seconda guerra mondiale di Tito Tuvo Mondani editore vol2


Si celebrava come ogni anno la festa degli alberi con gran concorso di autorità in divisa

Storia Fotografica di Genova nella seconda guerra mondiale di Tito Tuvo Mondani editore vol 2




Si accoglievano gli "ospiti in visita"  con esibizioni ginniche patriottiche.
Storia Fotografica di Genova nella seconda guerra mondiale di Tito Tuvo Mondani editore vol 2





si confezionavano pacchi per i soldati al fronte

Storia Fotografica di Genova nella seconda guerra mondiale di Tito Tuvo Mondani editore vol 2




Si organizzavano "miracolose pescate" propagandistiche con l'impiego di 52 barche da pesca e naturalmente il solito gerarca a raccogliere i complimenti

Storia Fotografica di Genova nella seconda guerra mondiale di Tito Tuvo Mondani editore vol 2




Non mancavano iniziative religiose come la raccolta dell'olio per la lampada di Assisi

Storia Fotografica di Genova nella seconda guerra mondiale di Tito Tuvo Mondani editore vol3


E  la processione annuale al Santuario di N.S.della Guardia

Storia Fotografica di Genova nella seconda guerra mondiale di Tito Tuvo Mondani editore vol 2



E per fortuna d'estate arrivavano le angurie, che non erano razionate come i generi di prima necessità

Storia Fotografica di Genova nella seconda guerra mondiale di Tito Tuvo Mondani editore vol 2



Ma per tutto il resto si raschiava il fondo del barile, in questo caso nel vero e letterale senso della parola. Parliamo del carbone, che la Germania ci mandava sempre in minor quantità  e che era indispensabile per "mandare avanti la macchina bellica".  Per cui si era arrivati a mandare i palombari a cercare il carbone caduto a mare durante i decenni precedenti nel corso dello sbarco per poi recuperarlo con le benne. Si dice che se ne siano così recuperate diverse migliaia di tonnellate.

Storia Fotografica di Genova nella seconda guerra mondiale di Tito Tuvo Mondani editore vol 2

Storia Fotografica di Genova nella seconda guerra mondiale di Tito Tuvo Mondani editore vol 2

Storia Fotografica di Genova nella seconda guerra mondiale di Tito Tuvo Mondani editore vol 2




E poi foto su foto di manifestazioni, discorsi, premiazioni, propaganda etc  di cui  abbiamo messo già troppi esempi nelle "puntate precedenti".  Così non vi tedieremo con altre immagini del genere, tutte simili fra loro e a quelle già mostrate.  Mettiamo solo, una per tutte, la foto di Mario Appelius: "la voce" del regime.

Storia Fotografica di Genova nella seconda guerra mondiale di Tito Tuvo Mondani editore vol 3





Così era quasi trascorso, il 1942,   con la sua battaglia del grano, gli orti di guerra, la trebbiatura estiva in piazza della Vittoria ed un regime che si auto-celebrava in una quotidiana esaltazione di una guerra cui non credeva ormai più nessuno.


Raccolta del Grano in Piazza verdi da: Genova nella seconda guerra mondiale di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2.

Trebbiatura in p.Verdi da :Genova nella seconda guerra mondiale di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2




Era quasi trascorso il 1942, senza altri bombardamenti alla città. I "nemici" avevano troppo da fare a tamponare le iniziative delle truppe dell'Asse sui vari fronti bellici per potersi occupare anche del "fronte interno"  italiano.

Qui mi scuso con gli esperti del ramo se "semplifico", "a modo mio", volutamente esagerando, una situazione tattico/politica molto complessa e per molti versi ancora controversa.

Continuando a raccontarla "a modo mio" ....  una cosa stava rapidamente cambiando.... la battaglia d'Inghilterra aveva fortemente indebolito l'areonautica tedesca ed ora gli anglo-americani erano i padroni dei cieli d'Europa.
Era giunto il momento per gli anglo-americani di passare al contrattacco su tutti i fronti e di ricambiare i  "regali"  che l'aviazione tedesca, col  "piccolo ma sincero"  contributo di quella italiana, aveva fatto alla popolazione inglese.

Il momento era giunto, ma ancora i genovesi non lo sapevano. Si celebravano le ricorrenze civili e religiose ed il 12 ottobre  le scolaresche andavano a visitare, come di consueto la casa di Colombo.

Storia Fotografica di Genova nella seconda guerra mondiale di Tito Tuvo Mondani editore vol 3


Mancavano giusto 10 giorni all'apocalisse ma quei bimbi allegri e spensierati non lo sapevano, e forse non lo sapevano nemmeno quelli che per mestiere avrebbero dovuto saperlo.... ma questa è un'altra storia, la storia della notte del 22 ottobre, che vi racconteremo nella prossima puntata.  




















martedì 22 marzo 2016

Le piattaforme di manovra dei vagoni in porto






Tempo fa , su FB,  non ricordo quando e dove, commentando la piantina allegata,  si era parlato delle piattaforme girevoli sistemate in congruo numero in porto, lungo i binari per far girare i singoli vagoni. Purtroppo allora non avevamo nessuna immagine in merito. 
Ieri pomeriggio, ad una conferenza sul porto, al Ducale, sono state proiettate ben due immagini del "marchingegno"  di cui molti che ci leggono non conosceranno l'esistenza e lo scopo.
Se osservate la cartina (solita TCI 1916) vedrete in nero disegnati i binari  sia sulle calate  che sui pontili.  Ogni tanto , agli incroci dei binari, vediamo dei circoletti neri.  Quei circoletti neri erano le piattaforme usate per far cambiare direzione , uno alla volta, ai vagoni, per portarli a fianco dei magazzini o sottobordo alle navi.





Cartina del TCI 1916




Erano piattaforme metalliche circolari, con due coppie di binari che si incrociavano ad angolo retto sistemate in corrispondenza dell'incrocio dei binari della ferrovia.  Si spingeva il vagone  sulla piattaforma e si faceva girare la piattaforma di 90° in modo da posizionare il vagone sui binari che andavano nella direzione voluta. Quindi si spingeva il vagone lungo il nuovo binario. Appositi scontri tenevano la piattaforma in posizione durante la salita e la discesa del vagone.


Da una conferenza al Ducale




 In antico la manovra del vagone e della piattaforma veniva fatta con coppie di cavalli appositamente addestrati;  poi si sono usati i trattori. 
Non ho afferrato bene la attuale posizione di queste due piattaforme superstiti ma dovrebbero essere in Darsena vicino al Galata Museo del Mare.
Una è addirittura attraversata da un cancello, come si vede nella seconda foto.

Da una conferenza al Ducale