venerdì 23 settembre 2016

Villa Rosazza di Ornella Dodero





Oggi facciamo una eccezione, pubblichiamo un post che non è "farina del nostro sacco".
Un post "copiato" tale e quale, perchè ci pare fatto bene e noi non non avremmo saputo far di meglio.

L'autrice, Ornella Dodero, è una "esperta" della zona dove si trova la villa Rosazza, nonchè una valida collaboratrice del gruppo "c'era una volta Genova" su FB.

Villa Rosazza.


Foto da Google Map


Oggi la villa è data in affitto ad una compagnia di danza russa, ma ha avuto una lunga storia come villa padronale , scuola e Casa America.

foto dal web



 La prima proprietaria della villa, detta anche de "lo Scoglietto" fu la famiglia Di Negro, che abitualmente risiedeva in Piazza Banchi, in un palazzo chiamato"Domus Magna"., ma che già dal 1400 possedeva una residenza estiva in zona Fassolo. Intorno al 1555 Ambrogio Di Negro, doge dal 1585 al 1587, iniziò la ricostruzione della sua residenza estiva, che tra l'altro era non lontano da quella prestigiosissima di Andrea Doria.Tale rifacimento sarà continuato dal figlio Orazio , che lo portò a termine nei primi decenni del sec. XVII. A tale opera collaborarono i pittori Andrea Ansaldo e Agostino Tassi. 
 Dopo la famiglia Di Negro subentrarono come proprietari i Mainero, originari di Albenga e successivamente i Durazzo, alla fine del sec. XVIII. Nel 1787 Giovan Luca Durazzo ne iniziò il rifacimento, trasformando notevolmente l'aspetto dell'edificio, che assunse caratteristiche neoclassiche , secondo il gusto dell'epoca.: la facciata fu decorata con riquadri in rilievo e con putti che reggono ghirlande di fiori, opere del Traverso, mentre l'architetto Tagliafichi si occupò del giardino, aggiungendo a quello che era il precedente , secondo il gusto all'italiana, ambienti naturalistici più moderni. 






Nel 1937  la villa venne acquistata da Vitale Rosazza, facoltoso imprenditore edile, e fu abitata dai suoi eredi dino al 1929.    

La villa possedeva un bel parco retrostante, da tempo pubblico  e recentemente restaurato.

Il "dehor" verso mare, invece, fu prima limitato dalla costruzione della linea ferroviaria Genova-Torino, (i cui binari passano tutt'ora tra il fronte della villa e la sua corte esterna), e poi definitivamente compromesso dall'ampliamento portuale con lo scalo ferroviario merci e le banchine portuali

1854 inaugurazione strada ferrata


 Qui una piantina del Foppiani ci mostra il percorso della strada ferrata che "taglia" in due parti la villa

La strada ferrata separa la dipendenza a mare dal resto della villa


In questa immagine, pubblicata dal Tolozzi, vediamo il treno che passa proprio davanti alla villa.





Un ulteriore scempio paesaggistico viene perpetrato nel 1890 con il prolungamento a ponente del porto che porterà i moli ed un grande parco ferroviario nella zona antistante la villa.
Qui i lavori negli anni 1890.


Cartolina di Mangini


Ecco come si presentava la zona a lavoti completati:

Mappa del TCI 1916



L'unico miglioramento paesaggistico davanti alla villa fu, per un certo periodo, la costruzione della "terrazza panoramica"  costruita nel  1869  a copertura dei sottostanti magazzini portuali, che vediamo anche nella precedente piantina del TCI.  Questa terrazza verrà trasformata in strada carrabile nel periodo fra le due guerre, a causa delle esigenze dell'aumentato traffico veicolare.

Cartolina edita da  Guilleminot Paris

 

I Rosazza abitarono la villa fino al 1929 e nel 1931 l'edificio passò in locazione precaria del Comune, il quale la comprerà nel 1963 , quando già era scuola media "G. Carducci".. La villa possedeva un bel parco retrostante, da tempo pubblico, e recentemente restaurato ma lasciato in balia dei "nuovi vandali".