domenica 9 settembre 2018

BATTERIE OTTOCENTESCHE RICHELIEU NORD E SUD - di Fulvio Majocco







Siamo lieti di ospitare su questa pagina il recente lavoro di Fulvio Majocco:  "BATTERIE OTTOCENTESCHE RICHELIEU NORD E SUD"
Foto (aprile-giugno 2018) e disegni dell'autore.



BATTERIE OTTOCENTESCHE RICHELIEU NORD E SUD
di Fulvio Majocco
 
Foto (aprile-giugno 2018) e disegni dell'autore.
Le due batterie di artiglieria, denominate Nord e Sud o Settentrionale e Meridionale, furono
realizzate a fine ottocento come opere a rinforzo di Forte Richelieu e basate, a mio giudizio, sul
presupposto che un attacco da levante di forze ostili avrebbe potuto provenire, in analogia con
quanto accaduto nei precedenti assedi di Genova 1746-1747 e 1800, dal Monte Fasce o dalla valle
dello Sturla con sbarchi di forze dal mare sul litorale. Il pericolo era rappresentato in quel
particolare momento storico dalla Francia, infatti non va dimenticato che l'Italia nel periodo
umbertino era molto vicina agli imperi centrali con i quali stringerà un'alleanza militare. A Genova
furono realizzate numerose batterie per il controllo del mare al largo e in tutta la Liguria rafforzate
le fortificazioni esistenti o costruite altre ex novo per il controllo dei passi montani (tra le più vicine
a Genova: Forte Geremia e la batteria Bric Aresci), onde evitare che le forze ostili dal litorale
procedessero verso l'interno. La mia ricostruzione è un'ipotesi fondata sull'osservazione (e
misurazione) di ciò che rimane delle strutture ottocentesche dopo le modifiche, gli stravolgimenti, e
il riutilizzo nel secondo conflitto mondiale delle strutture da parte della Milizia come batterie della
contraerea. Purtroppo come afferma Stefano Finauri nel suo libro “Forti di Genova” (Edizioni
Servizi Editoriali, Genova, 2007) a pag. 142 :”L'incertezza riguardo al numero delle bocche da
fuoco ottocentesche, è data dal fatto che negli archivi sono stati ritrovati solo i disegni risalenti alla
sistemazione contraerea del 1942. In più le strutture sono gravemente degradate, le riservette
ottocentesche vengono utilizzate per il ricovero degli animali (ora non più, n.d.r.) la superficie è in
parte occupata da alcuni prefabbricati che ospitano impianti radioelettrici, mentre le postazioni
dell'ultima guerra sono molto deteriorate.” Le opere sono tuttavia tutelate da un vincolo della
Sopraintendenza con decreto Mibact dell'8 novembre 2013 del quale allego la relazione storico-artistica:




Batteria Richelieu Nord



 (Immagine tratta da GoogleMap) Una vista d'insieme del complesso della batteria ottocentesca che
mostra anche le modificazioni e le opere aggiunte nel corso dell'ultima guerra.


 
Le strutture ottocentesche meglio conservate, riconoscibili per le finiture con mattoni in costa, sono
quelle della piazzola più vicina a Forte Richelieu (nella foto sopra riportata indicata con la lettera
A), e sulla base di questa struttura sono state effettuate le misurazioni per determinare quante
avrebbero potuto essere in origine le piazzole della batteria.






Sulla base delle misure della piazzola A e della disposizione delle riservette interrate la mia ipotesi è che le piazzole in totale fossero tre. Se l'armamento, come afferma Finauri nel libro citato a
pag.141, era formato da cannoni da 24 GRC (Ret) , un ipotesi di rendering della batteria potrebbe
essere la seguente:



La piazzola A armata con cannone da 24 GRC(Ret) (per il rendering utilizzata una foto della
Batteria S.Benigno Ovest).









Uno scavo circolare del diametro di circa 3,30 m. a lato della piazzola A farebbe ipotizzare la
presenza della cupola cilindrica corazzata del telemetro, simile a quelle installate in altre batterie
genovesi (Angeli, ecc.)










Con riferimento alla vista d'insieme sopra riportata della Batteria, seguono le foto dei particolari di
riferimento delle strutture originali da nord a sud




limitare Nord delle opere della Batteria 

 


 La riservetta interrata della piazzola più a nord



Al bordo di sinistra della scala in calcestruzzo si notano i mattoni della struttura originale, qui
iniziava la piazzola posta più a nord




 


Circa 15 metri più a sud si nota nuovamente la bordatura in mattoni che delimitava la piazzola
centrale, a destra coperta dal muro in calcestruzzo di epoca successiva l'ingresso alla riservetta



 L'angolo in pietra con finitura in mattoni, quasi al centro della foto, delimita l'inizio della terza
piazzola più a sud.







Una vista panoramica della terza piazzola ( la piazzola A dell'immagine satellitare iniziale), quella a minor distanza dal Forte.








In conclusione nella mia ipotesi ecco come doveva apparire la Batteria Nord nella sua
configurazione originale (rielaborazione da immagine GoogleMap).








BATTERIA RICHELIEU SUD


La mia ipotesi, basata sui rilievi e misurazioni della Batteria Nord, è che la Sud avesse due piazzole
armate ciascuna con un cannone da 24 GRC (Ret), ambedue orientati verso il Monte Fasce. C'era un
comando batteria (in prossimità del quale probabilmente la cupola del telemetro, dove oggi sono le
antenne), due riservette, una polveriera ricavata nel terrapieno della batteria e l'edificio che ospitava
la guarnigione. Ho numerato le foto e il loro posizionamento è indicato nel disegno sottostante.
Ripeto tutto è basato sull'osservazione dei resti che ho individuato per il tipo di finitura e i materiali
impiegati come appartenenti al periodo di costruzione della batteria fine ottocento.
 


 Una vista d'insieme della batteria oggi visitabile e non più adibita a ricovero di animali

 




 La mia ipotesi di configurazione originale della Batteria Sud, i numeri nel disegno identificano i
punti di ripresa e forniscono le posizioni di riferimento delle foto seguenti












 Una delle due piazzole
 
 


una delle due riservette







 Interno della prima riservetta






 la prima piazzola, in basso al centro il limitare della stessa

  Il limitare verso nord della piazzola



A destra nell'angolo del muretto del ciglio di fuoco si vede una delle aperture tamponate della
riservetta




La seconda riservetta




 Interno della seconda riservetta




La seconda piazzola

 Il limitare verso nord della seconda piazzola



 L'apertura in parte ostruita della riservetta nell'angolo nord della piazzola



Probabilmente era il comando batteria. Si scendono 5 scalini per raggiungere 2 locali voltati a botte con un corridoio anteriore che dava accesso a un'uscita laterale verso la vicina piazzola e oggi tamponata. Probabilmente sul tetto in prossimità di questi locali era sistemata la cupola corazzata del telemetro (dove oggi ci sono le antenne).

Notare la muratura originale con la finitura in mattoni, ricoperta successivamente con il cemento
per trasformarlo in una sorta di bunker


 

La volta a botte del primo locale





Il secondo locale a fianco del primo. I locali a occhio sono profondi circa 3 m , larghi 2,5 m e alti
altrettanto.








Particolare della soglia in pietra
 


La scala in pietra per scendere nei locali

 
La pietra divelta sul pendio della batteria che indica 250 m. s.l.m.


 
A destra il muro di contenimento ottocentesco, quella sorta di terrazzino al centro della foto è il
punto da cui si scende con le scale nel comando batteria


 
Il muro sottostante ai locali del comando, dove termina il corridoio che univa le piazzole


Il muro  lato nord

Il muro  lato nord, simile nella fattura a quello all'inizio della Richelieu Nord


La polveriera ricavata nel terrapieno della batteria



Il breve corridoio che conduce al locale principale

L'interno del locale con volta a botte alto circa 3 metri, largo altrettanto e profondo 5/6 metri,
contornato da stretta intercapedine con due accessi, uno per parte ai lati dell'ingresso.


Uno degli ingressi individuato sopra l'arco di mattoni dal n.3

Il cunicolo dell'intercapedine che gira attorno al locale


Vista dall'interno verso l'esterno, si notano i due accessi ai lati dell'ingresso all'intercapedine

Il N.3 sul muro


Apertura in alto sulla volta in prossimità dell'ingresso, forse una presa d'aria?

Vista del corridoio d'ingresso dall'interno verso l'esterno, il gradino non c'era e la soglia era
all'altezza di quella successiva del locale

La composizione del gradino evidentemente fatto con materiale di risulta

Un'immagine d'insieme dell'edificio che ospitava la guarnigione.













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