sabato 30 gennaio 2016

Sampierdarena prima di Napoleone.







Non ho immagini antiche purtroppo, quindi comincerò con una mappa  di A.Baratta risalente al  1637, oggi alla biblioteca Nazionale di Parigi.
Vediamo già ben delineata la strada che dalle propaggini di San Benigno porta al ponte del Polcevera, lungo la quale già in quel periodo erano state costruite ville che gareggiavano in bellezza con quelle di Albaro.  Questa direttrice stradale è rimasta sostanzialmente immutata fino ai nostri giorni e la possiamo identificare nelle attuali : via Dottesio, via N.Daste e via Degola.  
Il Baratta purtroppo non si sofferma sulle caratteristiche delle abitazioni e ci mostra un paesaggio prevalentemente agreste, con ville di campagna, prive dei giardini geometricamente curati che dovevano già essere in uso a quel tempo.

TRATTO  DA ICONOGRAFIA DI GENOVA E DELLE RIVIERE- ED CARIGE





Ugualmente il Vinzoni, nel 1720, in una mappa militare, ci da un'idea chiara ed ordinata del comune di San Pier D'Arena del tempo: una riga di case sulla riva del mare, difese da alcune torri e da un piccolo castello sistemati sulla spiaggia.  (sulle torri non giurerei, ma, trattandosi di una mappa militare, e da come i quadratini sono riportati sulla mappa, potrebbe trattarsi dei resti delle "famose sette torri" a 300 metri una dall'altra)   Poi una riga di orti e giardini ed altre due file di case che costeggiavano la strada che da Genova portava a ponente. Qualche altra villa col suo giardino, ed ancora orti. 

 





Maggiore attenzione all'aspetto dell'abitato era stata dedicata nel 1708 da J.Volckammer nella sua incisione pubblicata su Nurbergisches Hesperides che ho tratto da "Conoscere Genova vol. VIII" ed. Mondani. (seconda immagine).  Vediamo una chiesa sulla linea di spiaggia, di fronte al "castello", ma non riesco a riconoscere le "torri" che il Vinzoni ha invece segnato, ad intervalli regolari, sulla spiaggia, su una linea "avanzata" rispetto al fronte delle case ed in linea col "castello". Il disegno mostra numerose ville con particolari che credo fossero (almeno allora) abbastanza fedeli. In particolare possiamo facilmente notare, nella palazzata a monte dell'attuale via Daste, la Villa Impariale Scassi, riconoscibile anche per il suo caratteristico giardino a monte, terrazzato con scalinate e ninfei.
La palazzata a mare di via Daste è già ben delineata con le sue ville ed i loro giardini che arrivano fino alla palazzata sulla spiaggia (attuale via Buranello) dove mancano le torri difensive segnalate dal  Vinzoni







Per altri particolari ci può aiutare questo disegno del 1747, pubblicato da marco Cazzulo su FB, che ci da una bellissima descrizione dei giardini della palazzata a mare di via Daste, mentre trascura la parte a monte, meglio descritta dal Volckammer, al punto che non vediamo villa Scassi ed il suo giardino monumentale che abbiamo già visti nel disegno del Volckammer (damnatio memoriae??).

"Carta geographica la quale rappresenta lo stato della republica di Genova ... " Éditeur: Heredi d'Homann - Date d'édition 1743 Bibliothèque nationale de France.




Qualche anno dopo, nel 1769, Antonio Giolfi, nella sua incisione su carta (Museo Galata) rappresenta la parte di abitato adiacente la Lanterna, la "Coscia".  La spiaggia non sembra correre liscia verso le case come nel disegno del Vinzoni, ma la costa si impenna in modo irregolare, quasi una barriera costruira dalle onde stesse a proteggere le case dai marosi. Una barriera naturale, sulla quale tirare in secco le barche in caso di cattivo tempo.





Il declino delle ville di Sampierdarena, cominciato già nel 1747 con l'occupazione degli austriaci, si accentuò con l'arrivo delle truppe francesi di Napoleone e si completò con l'annessione al Regno di Sardegna e la industrializzazione del territorio.  Ma questa è un'altra storia.





3 commenti:

  1. Gianfranco guarda che le torri esistono inglobate da edifici ottocenteschi

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  2. Gianfranco guarda che le torri esistono inglobate da edifici ottocenteschi

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    1. Lo so benissimo ci ha anche fatto dei post Roberto Crisci sul gruppo.
      Io mica ho detto che non ci sono più, ho solo fatto la supposizione che quei "segni" sulla mappa del Vinzoni fossero le "famose sette torri"

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