venerdì 23 novembre 2018

Piazza Matteotti




Veduta aerea di P. Matteotti anni 2000


Una piazza che ha cambiato tanti nomi e tante facce nella sua "carriera" in una città avara di piazze degne di questo nome.
Le piazze a Genova erano piccole e rare. Un poco per la difficile orografia del luogo, tutto valli e fossi.  Ed un poco anche per il fatto che, alla classe dominante di allora, non piacevano i grandi spazi, dove il popolo minuto potesse riunirsi in gran numero.  La politica della città si decideva altrove...
e le piazze, da sempre fonti di tumulti e rivolte, non erano gradite.


Così, la storia di Piazza Matteotti inizia "in sordina".  Potremmo affermare che inizia con la costruzione di una chiesa... l'attuale Chiesa del Gesù e dei Santi Ambrogio e Andrea.

Chiesa del Gesù - da "Strade Ritrovate" - Reg.Liguria


La chiesa del Gesù ha origini antiche in quanto risalgono alla fuga da Milano del clero locale a seguito delle persecuzioni longobarde.
Il vescovo di Milano si trasferì a  Genova  nel 569 stabilendosi nel quartiere dei pollaioli vicino alla cattedrale di San Lorenzo.  L' esilio genovese durò fino alla metà del VII  secolo.
La presenza dei milanesi in città necessitò di una chiesa che fu costruita nel loro quartiere e intitolata a sant'Ambrogio.
La chiesa "insiste" sui ruderi di una villa "romana" del II sec. DC finora solo parzialmente indagati.






Foto di Corallo Giorgio


 

In questa mappa il Poleggi ci mostra la situazione cittadina nel sec. XI e vediamo la chiesa del Gesù quasi al confine delle mura del IX secolo.

secXI-Una città portuale del Medioevo - Genova nei secoli X-XVI di  L.G.Bianchi e E.Poleggi   ed. Sagep




Ma... la piazza? Beh, un piccolo "slargo" c'era; non proprio una piazza e forse nemmeno una piazzetta.    La "piazza" ancora non c'era, ci vuole pazienza.  E una piazza, fatta di dure pietre da calpestare, di pazienza ne ha da vendere.  La piazza aspettava...
Venne il XIII secolo e trovò la situazione immutata. La zona tra San Lorenzo e la chiesetta di S. Ambrogio si era riempita di costruzioni, c'era solo uno "slarghetto" sul crocevia  di due stradine, come vediamo nella mappa del Poleggi. Probabilmente lo "slarghetto" aveva anche un nome ma non lo conosciamo. Ci piacerebbe chiamarlo "ai 4 canti di s.Ambrogio"; vi piace?

secXIII-Una città portuale del Medioevo - Genova nei secoli X-XVI di  L.G.Bianchi e E.Poleggi   ed. Sagep


 Nel 1291 i capitani del Popolo acquistarono gli edifici che si affacciavano sulle odierne salita dell'Arcivescovado e via Tommaso Reggio nonché l'adiacente palazzo di Alberto Fieschi, dotato di una torre in seguito detta "Grimaldina", già utilizzato come sede dai capitani del Popolo a partire dal 1272 a causa dell'esilio dell'aristocratico. L'accorpamento portò alla realizzazione del Palazzo degli Abati, del quale è visibile parte del Loggiato su via Tommaso Reggio.


1414-Una città portuale del Medioevo - Genova nei secoli X-XVI di  L.G.Bianchi e E.Poleggi   ed. Sagep
Tra S. Lorenzo e S. Ambrogio si era insediato un quartiere di fabbri ferrai con le relative officine, da cui la località prese il nome di "ferreria" .  Con l'ingrandimento del Palazzo Ducale la zona stava pian piano assumendo la sua fisionomia attuale. Per la storia del Palazzo Ducale vi rimandiamo al post dedicato e saltiamo a piè pari almeno un secolo di storia, arrivando al XVI secolo.

Il XVI secolo vede la massima espansione del Palazzo Ducale che assume le caratteristiche di una fortezza con la costruzione della "Cortina". Si trattava della chiusura fortificata dell'attuale cortile esterno del Palazzo (ne parliamo diffusamente altrove).  La costruzione della "Cortina" rese necessaria la demolizione delle officine dei Ferraioli  (41) qui segnate in giallo.
Vediamo segnati in marrone gli ampliamenti del Ducale e di S. Ambrogio (ormai "chiesa del Gesù")

crescita urbana nel XVI sec -Una città portuale del Medioevo - Genova nei secoli X-XVI di  L.G.Bianchi e E.Poleggi   ed. Sagep



Torniamo alla Chiesa di S. Ambrogio che nel sec. XVI troviamo officiata dai  Gesuiti.  Questi, giunti a Genova nel 1522,  la "ristrutturarono" ingrandendola fino alla forma attuale ed arricchendola di pregevoli capolavori.
Alla loro presenza si deve il cambiamento del "titolo" in "Chiesa del Gesù e dei Santi Ambrogio ed Andrea".  (oggi meglio conosciuta col più breve nome di Chiesa del Gesù).  La "intravediamo" in questa "mappa" del XVI sec.

Ma sarebbe ancora inutile cercarvi la "nostra" Piazza Matteotti, sempre nascosta sotto un intrico di costruzioni.  Qui vediamo la chiesa (già in corso di ristrutturazione) ed il Palazzo Ducale con la Cortina,  mentre ancora esistono le costruzioni dei "ferraioli" 

ducale-An.sec.XVI-chiesa del Gesù e pal. Ducale



 Ed ecco spuntare il primo abbozzo della "piazza Ferraria", mentre si provvedeva a congiungere la "fortezza Ducale" con la chiesa mediante un passaggio sopraelevato.  La "nostra" piazza Matteotti stava dando i primi vagiti.

Una città portuale del Medioevo - Genova nei secoli X-XVI di  L.G.Bianchi e E.Poleggi   ed. Sagep



La toponomastica evolve,  i nomi col tempo cambiano e piazza di Ferraria, siccome era "nuova"  cominciò a chiamarsi piazza "nuova di Ferraria"  e poi, pian piano, per comodità, soltanto "piazza Nuova" e così la ritroviamo nella mappa del Brusco del 1766.  Invece la disposizione dei fabbricati rimase praticamente immutata fino alla metà del 1800.  Nella mappa : 40=S.Lorenzo 53=chiesa del Gesù.  (non fate caso al Piano di S.Andrea che nella mappa sta "franando giù" per Vico Dritto Ponticello (misteri della stampa). 





 Continuando... nel 1815 erano arrivati i Savoia... ed un "Palazzo Ducale fortificato" in pieno centro città non aveva più senso, quindi la cortina venne prima aperta, come vediamo nella Mappa edita da Grondona nel 1846, e poi definitivamente abbattuta, ampliando la piazza.

Mappa del Grondona 1846 - proprietà degli autori



1875 - Era ancora "Piazza Nuova" ma con il "look" rifatto a nuovo.

Pubblicata su FB da Pietro Cassani

La vista al contrario qualche anno dopo:

Copertina di pubblicazione periodica edita da Tolozzi



Forse nell'ultima immagine la piazza non era più "Nuova",  nel senso che probabilmente aveva già cambiato nome in Piazza Umberto I.
Certamente era già chiamata "Umberto I"  nelle prossime immagini.
Qui il mercatino delle "palme" a fine 1800

Cartolina edita da A. Testa- non circolata


ed in queste cartoline del primo decennio del 1900, non circolate.





Cambiato "regime", altro cambio di nome. Oggi, come in questa foto del 1955, la chiamiamo "piazza Matteotti" e speriamo sia il nome definitivo.  Lo speriamo non tanto per noi (che ne abbiamo ancora per poco) quanto per quelli che verranno dopo.

1955-Antonio Di Lorenzi



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