venerdì 4 febbraio 2022

Sant' Antonio Abate in Prè


 

S.Antonio di Pré da Fotografi Liguri dell'ottocento - ed. G.Mondani

 

 

Una chiesa e un ospedale nati alla fine dell'anno 1100 (1195 o giù di lì) in un borgo popolare subito fuori dalle mura del Barbarossa, in "contrada predis", lungo la strada per il ponente.

Una città portuale del Medioevo - Genova nei secoli X-XVI di  L.G.Bianchi e E.Poleggi   ed. Sagep - sec. XIII

 

 

La chiesa originale era piccola, a tre navate, costruita in pietra di Promontorio e la facciata rivolta a ponente, Lo stesso portale a sesto acuto oggi inserito nella facciata del Palazzo Raggio che da sul vico superiore si S. Antonio. 

Portale-Diz. delle Chiese... -Mondani

 

S.Antonio-Sovraportale del 1400-Dizionario delle chiese... -Mondani

 

Vi era poi un campanile di forma simile a quello di S. Agostino in Sarzano, ma non abbiamo una immagine da mostrare.

 

 

Nel 1250ca. S.Antonio venne affidato ai monaci Lerinensi del convento di S.Onorato in Castelletto. A questi si unirono in seguito i monaci di San Benedetto, ma partiti nel 1483 gli ultimi 2 monaci rimasti, il complesso venne affidato in commenda al cardinale Paolo Campofregoso.

Una città portuale del Medioevo - Genova nei secoli X-XVI di  L.G.Bianchi e E.Poleggi   ed. Sagep-  sec. XV

 

 

La chiesa venne ingrandita  nel XVI secolo su disegno di G.B.Grigo. Ingrandita il più possibile, ma comunque poco, considerando che era già circondata da edifici su tutti i lati, come possiamo vedere replicando la foto di copertina.

S.Antonio di Pré da Fotografi Liguri dell'ottocento - ed. G.Mondani  

 

Una chiesa legata ad antiche consuetudini, (legate alla agiografia del santo), come la benedizione degli equini, che avveniva nel giorno della festa del Santo nel cortile davanti alla chiesa, anche qualche tempo dopo che questa era stata definitivamente chiusa in seguito agli editti del Governo Democratico nel 1798. Una festa le cui origini si perdono nella notte dei tempi, con gli animali bardati a festa , con fiori e campanelli e che si concludeva con la somministrazione agli equini di fette di pane inzuppate nel vino.

 

una classica immagine di S.Antonio Abate



I Lerinensi avevano l'usanza di "tenere mandra", ovvero maiali. Si trattava di un "privilegio" concesso agli Antoniani dal papa Bonifacio VIII nel 1300ca. Ogni anno la "comunità locale" regalava agli Antoniani un porcellino che veniva lasciato libero di pascolare per la contrada finchè, dopo qualche anno, diventato "grande",  veniva macellato e diviso fra monaci e donatori.  Ma, con il passare degli anni, i porcelli diventavano sempre più numerosi ed invadenti.  La consuetudine, partiti i Lerinensi, continuò anche con i commendatari finchè, in pieno 1700, ai 4 canti di San Francesco, un maiale travolse un patrizio che vi transitava insieme al Doge. L'affronto non fu tollerato e venne emesso un decreto: ""Il Serenissimo Senato, considerato quanto sia indecente  e di quanto pregiuditio il permettersi vadino girando per le vie li porchi, sarà lecito a chiunque di prenderli et ammazzarli""

I commendatari furono risarciti per la perdita del "beneficio" con la somma annua di lire 150.

Contestualmente ebbe termine la tradizionale "processione del maialino di Natale" , che da S.Antonio veniva portato a piazza San Matteo in gran pompa e con gran seguito di gente festante, come omaggio alle famiglie Doria, in ringraziamento delle somme da essi annualmente elargite a quella chiesa.

Offerta del maiale ai Doria-dal Dizionario delle chiese di Genova - Mondani editore

 

 

Lo "spedale" di San Antonio era dedicato alla cura di una allora misteriosa malattia della pelle denominata appunto "fuoco di San Antonio" e per questo aveva da sempre goduto di una certa fama e prosperità.

Ma, già dal 1423, con la costruzione dell'Ospedale di Pammatone, questa sua funzione venne a cessare.  Dapprima il complesso assunse la funzione di ospitare gli ecclesiastici di passaggio in città, poi vi vennero ospitati anche pellegrini e semplici viandanti poveri. In seguito gran parte del monastero venne trasformata in case di civile abitazione. Qui la situazione nel 1770.

1770 Mappa dell'Accinelli  commentata- S. Antonio di Pre

 

Dal 1798 la chiesa fu divisa in due parti: una parte rimase al culto come Oratorio e l'altra divenne un magazzino.  Inoltre vi risiedette per un certo periodo anche un ufficio di leva della Marina Militare. La mappa che segue riporta la chiesa segnata con la lettera "E"

Una città portuale del Medioevo - Genova nei secoli X-XVI di  L.G.Bianchi e E.Poleggi   ed. Sagep  Situazione PRIMA DELLE CONFISCHE del 1798

 

Tutto questo fino al 1891, quando il Regio  Economato dei Benefici Vacanti vendette al Conte Edilio Raggio tutti gli edifici compresi nel "quadrato":   via Balbi - via Pre - Vico superiore S.Antonio e vico del Roso. (quadrato segnato qui in giallo)

Mappa Pagano 1904


Da allora tutto è cambiato, sopratutto nella muratura esterna, mentre restano numerose testimonianze del passato all'interno della struttura che la proprietà non ha voluto o potuto cancellare.

Seguono foto moderne di quello che abbiamo potuto vedere e testimoniare.

Lapide murata in vico inferiore del Roso - Foto Nostra 2018


Foto Nostra 2018


Foto Nostra 2018

Foto Nostra 2018

Foto Nostra 2018



Foto Nostra 2018

oratorio ricavato da parte della Abazia S. Antonio, anche esso inglobato nel Palazzo di via Balbi 6

oratorio ricavato da parte della Abazia S. Antonio, anche esso inglobato nel Palazzo di via Balbi 6

oratorio ricavato da parte della Abazia S. Antonio, anche esso inglobato nel Palazzo di via Balbi 6

oratorio ricavato da parte della Abazia S. Antonio, anche esso inglobato nel Palazzo di via Balbi 6

oratorio ricavato da parte della Abazia S. Antonio, anche esso inglobato nel Palazzo di via Balbi 6

2005 Ex Ospedale S.Antonio di Pre- Corallo Giorgio













2 commenti:





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