sabato 28 marzo 2020

La fine di una Repubblica 1797-1815 - 2




Repubblica di Genova e Feudi Imperiali



Ci eravamo lasciati con l'erezione dell'Albero della Libertà ed il popolo in festa.
Ma "passata la sbornia", i genovesi si trovarono a dover pagare il conto... e le casse erano vuote.

Inoltre serviva "subito" una nuova costituzione, che regolarizzasse i recenti cambiamenti e ponesse le basi di una Repubblica Democratica su modello francese.

E subito si diffusero le voci che , sull'esempio francese, i soldi sarebbero stati trovati sequestrando le terre ai feudatari ed i beni ecclesiastici.
Questo scatenò la "reazione" di feudatari e religiosi, che nel settembre 1797,  riunirono fittavoli e parrocchiani e marciarono, ognuno per suo conto, in tempi diversi, in ordine sparso, ed in perfetto disordine, sulla città.
Qualcuno fu dissuaso dal vescovo stesso, gli altri furono affrontati e dispersi da ben organizzati reparti francesi.  Il tutto con gran scandalo dei giacobini cittadini che non mancarono di riprovare queste "rivolte reazionarie".

Da: La Meravigliosa Storia Di Genova-Dal 1797 ai Nostri Giorni - Maurizio Lamponi -Mondani edit.

Comunque i genovesi si trovarono (come al solito) divisi in due partiti : giacobini e progressisti contro conservatori e reazionari, due fronti con mille sfacettature, da chi propugnava il dialogo a chi cercava la rissa. Ma Genova è stata abituata da sempre alle lotte interne di fazioni. Fazioni che, per prevalere, non avevano scrupolo di assoggettare la città alle potenze straniere più influenti del momento.
Mentre i "reazionari" erano in maggioranza nelle campagne, in città prevalevano i "progressisti" che stampavano le loro "ragioni" su nuove quanto effimere pubblicazioni (questa sopravvisse 5 settimane).

Da: La Meravigliosa Storia Di Genova-Dal 1797 ai Nostri Giorni - Maurizio Lamponi -Mondani edit.


In attesa della nuova Costituzione, che doveva nascere dal difficile accordo fra conservatori e progressisti (e che piacesse anche a Napoleone),   erano stati presi alcuni "provvedimenti di facciata".
Ad esempio:  Piazza Acquaverde era diventata "Piazza della Libertà"

Biblioteca Digitale Ligure

I servitori dei nobili avevano smesso di vestire le tradizionali livree,  ed improvvisati scalpellini si erano accaniti sulle statue dei due Doria poste "a guardia" del Palazzo Ducale, facendole a pezzi.

Prima della "cura"
quel che ne rimane oggi


Inoltre, gli instancabili scalpellini, si accanirono su pubbliche insegne, stemmi e portali che rammentavano il passato dominio della nobiltà.  Ma era già "buona cosa" che la furia del popolo oppresso se la prendesse con i simboli, invece che innalzare patiboli. O forse i giacobini nostrani avevano capito l'esempio parigino e tenevano in buon conto il vecchio proverbio: "chi di spada ferisce..." (spada o "ghigliottina" ... il concetto è lo stesso...)


La nuova Repubblica riceveva intanto un "piccolo dono" da Napoleone in quanto, il 17 ottobre 1797 con il Trattato di Campoformio, l'imperatore d'Austria, Francesco II, rinunciava ai feudi Imperiali liguri accettando la loro unione alla Repubblica Ligure.






Repubblica di Genova e Feudi Imperiali


Un segnale importante era stato dato nel campo della scuola dove l'istruzione gratuita era stata garantita (almeno in teoria) a tutti i fanciulli. Ma al momento gli unici insegnanti disponibili appartenevano agli ordini monastici: Scolopi, Barnabiti e Gesuiti, che da sempre avevano esercitato quella "missione" e mancavano strutture laiche in grado di tradurre le intenzioni in realtà.

Si sarebbe ovviato parzialmente al problema assegnando a questi istituti altre sedi sussidiarie ricavate dalla chiusira dei monasteri di clausura come nel caso di S. Andrea, riassegnato temporaneamente agli Scoplopi ad uso scolastico .

da:  Monastero-Carcere di S.Andrea - Anna Maria Dagnino


Altra misura che andava incontro alle apettative popolari fu l'approvazione di progetti di costruzione di pubblici lavatoi (troeggi) il cui più illustre esempio sono stati i "lavatoi del Barabino" in via dei Servi, eratti appunto nel 1797.

Da: La Meravigliosa Storia Di Genova-Dal 1797 ai Nostri Giorni - Maurizio Lamponi -Mondani edit.


Intanto gli scontenti mugugnavano fra loro senza farsi troppo notare mentre la "propaganda di regime" cercava di attirare consensi:

Da: La Meravigliosa Storia Di Genova-Dal 1797 ai Nostri Giorni - Maurizio Lamponi -Mondani edit.

A volte un modo serioso ed altre volte assumendo toni satirici,

Da: La Meravigliosa Storia Di Genova-Dal 1797 ai Nostri Giorni - Maurizio Lamponi -Mondani edit.

ed a volte in modo molto "formale" come in questo caso in cui il ministro della pubblica istruzione cerca di sedare i malumori sorti in seno ad alcune istituzioni scolastiche genovesi.

Da: La Meravigliosa Storia Di Genova-Dal 1797 ai Nostri Giorni - Maurizio Lamponi -Mondani edit.


I contro-rivoluzionari improvvisati del mese di settembre vengono graziati  con una speciale amnistia, mentre i "capetti" identificati, vengono condannati a morte in contumacia. Non sappiamo dire se i detti contumaci siano poi stati catturati o siano riusciti a sfuggire alla pena.

Da: La Meravigliosa Storia Di Genova-Dal 1797 ai Nostri Giorni - Maurizio Lamponi -Mondani edit.


E qui vi lasciamo con la promessa di tormare presto a raccontare come finisce il 1797 ed inizia un 1798 pieno di importanti novità per i sempre più tartassati genovesi.











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